Romelia e Gustav si avvicinano a me e l’ex piratessa, ormai Console veterana della repubblica di Saluska, sempre in forma smagliante, mi abbraccia come una vecchia amica:
“E’ un un piacere rivederti Gabriel, sono contenta che stai bene”
“Anche per me è un piacere, nonostante abbia stentato a riconoscerti in queste… vesti!”
“Si, mi sono sistemata abbastanza bene… adesso devo proprio scappare però e…”
“No aspetta un attimo soltanto… devo dire qualcosa a tua sorella e vorrei tu fossi presente…
beh vedi all’inizio credevo di descriverla con…”
Romelia tossicchia leggermente ed esclama
“Ehm ehm… dovresti dirlo a lei però”
“Hai ragione…”
Timido ed impacciato mi volto verso Izzie e già non posso non notare i suoi occhi che iniziano a gonfiarsi di lacrime. No ti prego non piangere altrimento comincio anche io… Mettiti gli occhiali, mettiteli ti prego… bravissima… Allora le parole… si… le parole… cavolo… non adesso ti prego vena poetica mia non mi abbandonare… ah si eccole… ce la posso fare…
“All’inizio pensavo di descriverti con pompose parole,
non so, magari qualcosa che facea rima con sole,
ma non volevo risultare troppo infantile
e decisamente non sarebbe stato il mio stile.
Dovevo soltanto esser sincero
e non mostrar ciò che in vero non ero.
Allora ho capito che quando ti penso
il mondo è a colori e tutto ha più senso,
sei come acqua fresca che mi lambisce
e senza di te questo fiore appassisce.
Per cui mi inginocchio, mi tolgo il cappello
ed al tuo cuore rivolgo un appello,
ma non ti allarmare, anche se è tutto un pò strano,
Izzie ti amo, posso aver la tua mano?”
esso a te la scelta mia splendida musa…
“Si… Siii per ogni giorno di questi ultimi sette anni… Siii”
Ed eccolo là, l’abbraccio della fanciulla a cui tengo più della mia stessa vita, l’abbraccio della donna che mi ha appena reso l’uomo più felice del mondo…