Scentiar. Anno V del Regno Eterno. Estate.

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– Per i denti marci del vecchio Nick! E quello che diamine sarebbe?
– Ehi, Mack! Ma da quanto tempo era che non mettevi più piede su questo molo? Saranno passati almeno dieci anni da quando l’hanno aperto!
– Ma che accidenti è? Ma un tempo non c’era una squallida bettola piena di puttane sdentate? Non c’era quella palla di lardo di… come si chiamava… Buristo… a spillar quattrini ai marinai?
– Ehhhhh, sì, Buristo, quella carogna… sai da quanto tempo è che marcisce giù, da qualche parte nelle fogne? Ormai i topi si saranno divorati anche il più piccolo pezzettino d’osso, e quel che è scampato ormai balla la quadriglia con Nick e le Streghe del Mare!

Mack roteò dietro le spalle squadrate una lurida sacca da marinaio e la sbatté a terra poco distante dall’anziano pescatore che lo aveva accolto sul molo, sputandosi quasi sui piedi. Da dieci anni la nave in cui era imbarcato non attraccava più in quella zona della città e non aveva più avuto modo di tornare a dare un’occhiata. Dopotutto, Scentiar era una città immensa, piena di divertimenti per tutti i gusti e tutte le tasche: non c’era bisogno di far tanta strada per trovare ciò che si stava cercando.
Eppure, non poté fare a meno di rimanere scioccato nel notare l’incredibile contrasto fra le casupole incrostate di salsedine e quell’enorme edificio di due piani dipinto di giallo che non aveva nemmeno una crepa e intorno al quale non c’era nemmeno una lisca di pesce abbandonata. Che razza di posto era?

– Ehi Jeen, vecchio ubriacone… mi vuoi dire che accidenti è successo qua?
– Bah, che ti posso dire, Mack? Nessuno lo sa con certezza… quel lurido porco una notte è scomparso, e con lui tutta la sua ciurmaglia di tagliagole. Alle autorità non è importato un bel niente di indagare su una canaglia come lui e sembra che avesse pestato i piedi a troppa gente perché anche nei bassifondi qualcuno si preoccupasse di fare un po’ di luce sull’accaduto…
Improvvisamente, il vecchio marinaio si lasciò andare alla risata più sgangherata che i sette denti rimasti nella sua bocca gli potevano concedere, e Mack aggrottò le sopracciglia, sputando di nuovo sul molo lastricato.
– Eh eh eh, ma io so come sono andate le cose… è stata sicuramente quella femmina diabolica a toglierlo di mezzo… li ha uccisi tutti lei, ne ha fatto sparire i corpi e poi ha messo a tacere tutti con tanti bei pezzi d’oro e chissà cos’altro… ahhh, quella sì che è una donna…
– Ma che vai cianciando, vecchio? Di che diavolo stai-OHSANGUEDELDEMONIO!!!!

Il vecchio pescatore aveva puntato il dito verso una figura che si muoveva a poca distanza da loro e, nel momento in cui l’aveva notata anche Mack, le sue budella si erano come strette in una morsa violenta: spalancò gli occhi, socchiuse la bocca e a malapena notò che il sangue, dopo essergli schizzato fino al cervello, aveva iniziato a ribollire nelle sue viscere, facendo nascere in lui un desiderio prepotente quanto osceno.
– Per le budella putrefatte del vecchio N-Nick… 
Il marinaio aveva certamente visto fanciulle più belle, dai tratti delicati e soavi, dolci angeli che con una semplice carezza avrebbero potuto salvare l’anima del peggior tagliagole indemoniato… ma quella donna… quella donna era la perdizione pura! Emanava talmente tanta sensualità che chiunque si sarebbe venduto la madre per poterla possedere almeno una volta, o meglio, per farsi possedere da lei… Sembrava che la natura l’avesse benedetta, oltre che di curve mozzafiato, di tutto ciò che poteva far perdere la testa a un uomo. Tutto, dai suoi gesti involontari al suo modo di camminare, riusciva ad accendere le passioni più nascoste e selvagge di chiunque le stesse vicino, e al contempo qualcosa nel suo contegno e nel suo sorriso lasciava intendere che lei era l’incontrastata padrona della volontà di coloro che la desideravano e qualsiasi uomo avesse avuto a che fare con lei si sarebbe ritrovato alla sua completa mercè.
La riprova di ciò fu che Mack rimase troppo imbambolato per fischiarle dietro o gridare qualcosa di sguaiato. Non si trattava di una prostituta qualsiasi, lo capì anche lui che non era una cima.
Il vecchio invece si toccò il berretto in segno di saluto mentre lei passava, e i due ne ricevettero in cambio un sorriso di fuoco che lasciò Mack ancor più rimbecillito di prima.

– Hai capito cosa intendevo dire?
– S-sì… per tutti i demoni dell’Inferno… m-ma davvero pensi che sia stata lei a…
– Amico, una donna del genere è capace di qualunque cosa, dammi retta… e pensa che là dentro ci sono almeno una trentina di ragazze che hanno imparato tutto da lei… ce n’è per tutti i gusti… ma, ovviamente, quella donna è insuperabile… deve essere il fatto che è un’assassina… o meglio, il fatto che tutti sospettino che lo sia, anche se nessuno osa dirlo ad alta voce, a renderla ancor più provocante e desiderabile… …
– Altrochè…
– Pensa che vengono da tutto il Sud per godere delle delizie di questo bordello… basta che le tue tasche siano gonfie di grana e che tu non pretenda di insegnare a Madame il suo mestiere…
– Madame?
– Sì, la chiamano tutti così… è amatissima dalle sue dipendenti, e temuta da qualunque creatura di sesso maschile di questa città… nessuno osa fare lo sbruffone nel suo regno… si dice che persino i sathoriani siano disposti ad abbassare un po’ la cresta pur di metter piede in casa di Madame… se i clienti rispettano le ragazze e pagano senza batter ciglio sono i benvenuti e vengono trattati con tutti gli onori, ma se provano a fare uno sgarbo alla padrona o alle sue protette, vengono sbattuti fuori senza tanti complimenti, e non c’è titolo nobiliare o forziere pieno d’oro che tenga… ma, del resto, chiunque abbia buon senso e fiuto per gli affari trova sempre il modo di mettersi d’accordo con Madame… solo uno scellerato oserebbe mettersi a litigare con lei…
Mack si grattò la testa. – Una donna che dirige un bordello… non è possibile, vecchio… avrà sicuramente qualcuno che la protegge…
Il vecchio Jeen si concesse una nuova risata sgangherata. – Credimi, mio buon Mack, quella fa tutto da sola… non so da chi lo abbia imparato, ma l’ho vista io con questi occhi scagliare a tre piedi di distanza con una di quelle diavolerie luminose che fanno gli stregoni uno smidollato che aveva schiaffeggiato una delle sue ragazze… mancava poco ci rimanesse secco, il cretino… se lo sarebbe anche meritato, credimi…
– E nessuno ha mai niente da ridire?
– Ma credi che i ricconi di queste terre potrebbero vivere meglio senza questo giocattolino? Qui dentro trovano tutto quello che serve loro, ragazzo mio… e Madame sa amministrare bene i favori dati e ricevuti in questi ultimi dieci anni… ha stretto accordi con il bel mondo tanto quanto con la peggior feccia reperibile nella malavita di Scentiar… una volta un nobilastro di Falsim pretendeva non so bene cosa da lei, e ovviamente è stato sbattuto fuori senza tanti complimenti… Ebbene, si dice che il mentecatto abbia avuto l’idea balsana di rivolgersi a un cugino di Sua Signoria Caniscalchi per chiedergli di vendicare l’onta e farla pagare a Madame… come faceva quell’idiota a non sapere che il Conte stesso si avvale spesso e volentieri dei servigi del Galletto Sbronzo?
– E che cosa è successo?
– Semplicemente, Madame aveva pensato bene di avvertire tempestivamente qualcuno che sta molto in alto a Falsim che qualcuno che si credeva molto importante aveva provato a fare il furbo con lei, offendendo profondamente una delle sue ragazze… guarda caso, una delle favorite di Sua Signoria…
– Sangue di strega! Ma è proprio…
– …e il risultato è stato che il nobilastro ha dovuto sborsare di sua tasca a Sua Signoria la bellezza di trecento corone per l’offesa recata alla sua favorita e centocinquanta a Madame per riscattare l’onta subita…
– Che mi venga un accidente…
– Adesso hai capito perché sono proprio pochi quelli che attaccano briga con la padrona?
– Ci puoi scommettere… quattrocentocinquanta corone per un ceffone a una prostituta… e dire che io non le vedrò mai in tutta una vita…

Il vecchio pescatore scosse la testa, e si fermò a osservare la porta del bordello, con lo sguardo perso nel vuoto.
– Bah, sai che ti dico, Mack? Se le avessi io, tutte quelle corone, le spenderei tutte là dentro e… per la barba del vecchio Nick! Allora potrei davvero crepare contento… – detto questo chinò il capo e ricominciò a rammendare le reti, borbottando qualcosa fra i denti.
Mack invece rimase a fissare le persiane tinte di rosso intenso di una delle finestre del primo piano, covando in cuor suo la segreta speranza che, all’improvviso, questa si aprisse, rivelando il corpo velato di una seducente maliarda che gli faceva cenno di entrare tirandogli un bacio con la punta delle dita… sì, doveva ammetterlo: soffocare fra le sue braccia vellutate sarebbe stato un buon modo di tirare le cuoia.

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Commenti

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9 comments

  1. …e se noctulio non si spiccia ad arrivare io son già arrivata… Manca un capitolo e poi si incontrano… Frank! Il Frank sta per scadere!!!

  2. Già il Frank… mmmmsì, penso che mi metterò a scrivere… a me ne mancano un paio, ancora, prima della data X… Ah, mugliérema!

  3. se una donna diventa tanto più attraente e sensuale quanto assassina allora scusatemi……

    yu-huuuuu non c’è storia con esmeralda!;)

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