Il concilio era passato da qualche giorno e come al solito Bradwein era in giro per Hockturm, passava da una locanda all’altra aspettando il momento propizio per accedere di nuovo alle bische a cui aveva partecipato altre volte.
Dopotutto doveva racimolare qualche moneta in più e non aveva molta remore del come guadagnarla, aveva preso possesso di armature e armi dei caduti, un premio abbastanza cospicuo.
Svoltò repentinamente in un vicolo e si avvicinò ad una porta, due uomini erano fuori, parevano intenti a chiacchierare tra di loro ma il thersiano sapeva bene che erano lì per un motivo più che valido.
Uno dei due, quello a cui mancava un pezzo di orecchio si voltò verso il mercenario…
“Se la luna cala?”
Bradwein si soffermò un’attimo e ribatté
” La morte si avvicina silente”
L’uomo che aveva parlato diede tre colpi in rapida successione alla porta e questa si aprì, il thersiano entrò senza aggiungere altro e subito un altro energumeno gli fece segno di seguirlo, come al solito varcarono due porte ed entrarono in una stanza, spostò il tappeto e aprì la botola.
“Se vivrai ci rivedremo” Aggiunse l’uomo mentre richiudeva la porta dietro di se.
Il Mercenario scese la scala abbastanza velocemente e prosegui per il corridoio illuminato solo da torce poste ai lati, aprì la porta ed entrò all’interno di una stanza, qui si trovò davanti numerosi uomini e alcune donne tutti erano vestiti ed armati quindi dedusse fossero i partecipanti dei combattimenti.
“Ehi Fred vorrei racimolare qualche scaglia sai se ci sono combattenti liberi?” mentre parlava Bradwein si tolse il cappotto e sotto spuntò l’armatura adatta per questi tipi di combattimenti
” Sì, un tipo di Athar , in due giorni ha già ucciso 4 uomini te lo danno per 4 a 2″ l’uomo mentre parlava scrisse il nome del thersiano nella tabella degli sfidanti.
Bradwein si preparò dopo aver accettato i termini del combattimenti e puntò le monete che possedeva sulla propria vittoria.
…
Il tempo era giunto, le urla degli spettatori echeggiavano nella grande stanza adibita ad arena, l’athariano si presentò, i suoi vestiti erano palesemente del suo paese e anche lo stile di combattimento proveniva dallo stesso posto, due sciabole ben affilate erano rinfoderate ai lati dell’uomo, il thersiano dal canto suo aveva la sua fidata lancia e la spada affibbiata al fianco, odiava avere troppo ingombro.
Il combattimento ebbe inizio; i due contendenti si studiarono per alcuni secondi, Bradwein osservava i movimenti dell’athariano, muoveva le sciabole a destra e sinistra facendo strani movimenti che non rendevano giustizia all’abilità che presto avrebbe assaggiato sulla sua pelle.
Il primo affondo fu dell’uomo, portò un colpo di punta verso il ginocchio, ma il mercenario capì tutto e si spostò di lato, questo fu il primo errore perché con una piroetta l’altro colpì di taglio il braccio del suo avversario, Bradwein strinse i denti , la ferita era più profonda di quello che credeva, non ebbe nemmeno il tempo di rispondere all’attacco che già l’athariano lo stava tempestando di colpi.
Lo scontro procedeva in favore del forestiero e il thersiano si ritrovò a cercare di schivare e intercettare la maggior parte di colpi che gli piombavano addosso da ogni parte.
Osservava i movimenti dell’athariano per trovare una falla nel suo attacco.
Bradwein schivò un affondo, piegò il busto all’indietro e l’attacco di taglio gli passò a pochi centimetri dalla faccia, mise la lancia orizzontalmente per parare un colpo dall’alto e la spostò di lato per parare un nuovo colpo di taglio, la fatica iniziava a farsi sentire, lo scontro stava durando più del necessario.
Contrattaccò.
Portò un’affondo di lancia talmente veloce che colpì la spalla dell’avversario facendogli emettere un grido di dolore, roteò la lancia sopra la testa e colpì con la parte finale di questa la faccia dell’athariano che con una piroetta finì a terra per poi rialzarsi in pochi istanti.
Il sorrisetto del thersiano faceva infuriare l’avversario, i suoi affondi si facevano sempre più audaci, Bradwein si rese conto che doveva tentare il tutto per tutto per poter mettere fine a questo scontro.
Spostò la lancia sul lato sinistro e scoprì il fianco, l’athariano colse subito l’occasione colpendo il punto scoperto, il thersiano girò su se stesso assestando un pugno con cui teneva la lancia sulla faccia dell’uomo, il colpo lo fece barcollare e con un altrettanto movimento veloce Bradwein estrasse il pugnale che portava sempre dietro la schiena e lo conficcò nella spalla già ferita del suo contendente, sentì i muscoli cedere e con uno strattone tagliò di netto i tendini e i muscoli del deltoide.
La furia del thersiano non si esaurì, lasciò il pugnale conficcato nella spalla e afferrò la lancia con entrambe le mani colpendo l’athariano in piena faccia con il bastone della sua arma, uno schizzo di sangue colpì il volto del mercenario mentre assestava un terzo colpo con la fine della lancia in piena faccia all’altro combattente.
L’athariano cadde a terra, sapeva che la fine poteva essere molto vicina e chiese clemenza
Clemenza che Bradwein gli concesse conficcandogli la lancia in piena gola.
” Saluta il tuo Dio da parte mia forestiero”.
…
Ripensava al combattimento mentre nei bagni comuni si stava ripulendo le ferite e una cerusica stava ricucendo l’ennesima ferita…
“Sai, con questo siamo a quattro, inizio ad avere una certa fama”
la donna alzò lo sguardo
“Spero che la tua divinità non ti abbandoni “.
“Divinità?” replicò Bradwein
“Io plasmo il mio destino, la mia forza plasma ciò che sono in grandi di fare, nessun Dio o Dea può controllare le mie azioni, non sono il burattino di nessuno e adesso fai il tuo lavoro”.
Gli occhi del mercenario lasciarono intendere alla cerusica il resto.