“Come sarebbe bello, Hari, se potessimo starcene qui a guardare questo stupendo cielo stellato… non sarebbe così splendido e semplice?”
Lo sarebbe, se solo il Pelagra non ci avesse usati. Anche lui, come tutti. E dice di esser diverso dagli uomini! Provavo compassione per i primi nati e trovavo rivoltante, superficiale e crudele l’atteggiamento irresponsabile dei loro creatori… ma evidentemente anche lui è come loro, opportunista e falso, concentrato in se stesso e stizzoso… che la Cloaca potesse inghiottirlo una volta per tutte, lui e la sua infame progenie, assieme a tutti i suoi fratelli!
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“Io sono conosciuta con molti nomi…”
…Ai quali adesso puoi aggiungere questo: TROIA MALEDETTA! Anche tu…. TU! come tutti gli altri…
“L’anno più bello della mia vita… grazie, mi avete dato così tanto amore…”
Ti sei PRESA il nostro amore e la nostra fiducia, ci hai ingannati e violentati! Sei davvero come ti dipingevano le storie su di te, un essere spietato e senza scrupoli! Adesso capisco come hai fatto a raggirare i due guardiani della Cloaca, sei una professionista della frode, altro che nume benevolo e colmo d’amore! Tutte stronzate!
“Io vi amo così tanto…”
SENZA RITEGNO PROPRIO! Crepa maledetta, CREPA! Crepa mille volte per ogni lacrima che ha versato Vivi per te! Crepa perché adesso ogni notte che guarderò il cielo penserò a quello che hai fatto!
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“Finalmente… ciò che desideravo più di ogni altra cosa…”
…Tu. TU. Per te crepare non è abbastanza, perché non solo è proprio quello che volevi, ma non meriti l’abbraccio dell’oblio, non meriti la pace, meriti solo di soffrire in eterno! E voi due, sarete anche potenti entità, ma ciò non toglie che siete anche degli IDIOTI esattamente come noi, misere creaturine destinate a strisciare ai vostri piedi e a elemosinare una briciola della vostra benevolenza! Tutto il vostro potere del cazzo non vi è stato poi così utile, vero? Siete PATETICI, esattamente come noi!
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“Alzati Eliot, vieni.”
No no no Lucien, maledizione, tienimi fuori da questa storia, sai che non sono capace a gestire queste cose… ma meglio me che Vivi. Piange ancora per Anka, la mia Vivi. Anka è morta un anno fa, poveraccia. Un’altra vittima della follia di quell’essere crudele. Va bene, mi alzo. Ma alla prima occasione metterò una scolopendra nel tuo stufato.
***
Dunque questo è l’Impero. Tremiamo tutti come conigli ciechi di fronte a tanto potere. Anche Don Esteban, sempre così spavaldo e sfrontato, sembra diventato lo straccio all’ingresso delle peggiori osterie della Red su cui i tagliagole si puliscono le suole degli stivali sfondati. E Monsieur Nestor dimostra la sua aristocratica superiorità anche nell’arte di leccar le scarpe a lucido, con una maestria che Homme Étienne se la sogna. L’Arconte Vassilj, che non vacilla mai davanti alle sue prede, ha perso completamente la voce e il colore degli occhi e sembra intenzionato a cercarle nello stucco delle mattonelle sotto i suoi piedi. Tre uomini fieri piegati da una paura molto più grande di loro. Per forza, che altro potrebbero fare?
Tutti abbiamo paura di parlare, perché qualunque cosa diremo sarà rivolta contro di noi. Tutti abbiamo paura anche solo di respirare, perché potrebbe non esserci concesso e causare grande offesa a Sua Eccellenza l’Imperatore. La paura, la paura, la paura. Dunque QUESTO è l’Impero.
“Non penserete che perché la nostra presa in queste terre sembra meno salda noi non vi stessimo osservando…”
Eppure ci sono luoghi in cui il vostro occhio non è caduto. Luoghi che non vi conoscono perché non sono di vostro interesse. Luoghi in cui non siete che una favola fra le tante. Luoghi in cui, in fin dei conti, non siete nulla. Non contate. Non avete alcun peso nelle vite delle persone. Forse farvi temere così tanto da uomini e donne così valorosi e fieri è l’unico modo che avete per affermare che esistete? Allora forse anche voi temete qualcosa? Se foste davvero così potenti, perché dovreste temere la nostra stupidità? Ai vostri occhi sia noi idioti che i vostri nemici dovremmo apparire come neonati indifesi… la cosa peggiore che potremmo farvi è rigurgitare il latte sui vostri bei vestiti nuovi… dovremmo procurarvi ilarità costante, eppure mantenere il terrore vi è essenziale…
Anche voi, dunque, ci state ingannando. Ma noi non possiamo far altro che tremare.
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“Come diamine avete fatto a rendere mortale un nume immortale?”
Già! Non ne ho idea! Alla fine dovreste quasi esser fieri di noi e invece… sto forse immaginando una nota di preoccupazione nella voce dell’Imperatore?
“…chi vi ha guidato in ciò che avete fatto?”
Eccellenza, ma davvero pensate che pronuncerei mai il nome della mai abbastanza compianta Zoya Von Khratos per scaricarle addosso l’intera responsabilità del culto di Thalnuth? Certo che lo pensate, ma solo perché non mi conoscete. Oh sì, sarebbe perfetto, no? Tanto è morta. No, proprio no. I dubbi li avevamo tutti, anche la Zarina, ma non c’era altra scelta per Khartas. E per questo perché mai dovremmo coinvolgere Madame Cécile e Donna Dorotea? Hanno dato una mano, ma non avevano nessuna necessità di creare il culto. No. Non le trascineremo in questa storia.
“Voglio un nome come rimpiazzo.”
Fa’ la cosa più logica, Eliot. Una sola persona. E poi, così non metteranno le mani su Vivi. Ripaga il debito che hai con la Zarina.
“Io, Vostra Eccellenza. Io sono la responsabile.”
Zoya, questo basta per farmi perdonare?
“No, eh! Siamo stati tutti! Anche io!”
PORCA MISERIA VIVI! ACCETTA UN CAZZO DI REGALO QUANDO TI VIENE OFFERTO! Hai una bellissima vita davanti, tutti ti adorano, sei il raggio di sole che illumina le nostre giornate! Hari impazzirebbe se ti succedesse qualcosa! Scema che non sei altro, lasciami andare!
“Sì, tutti, anche io…”
No no no Artemisia, no! Ieri sera tu e Jean Claude mi avete mostrato una delle forme più meravigliose che l’amore possa prendere su questa terra e tu vorresti buttarla via così? Che bisogno c’è? Lascia tutto come sta! Non spezzare il cuore di Jean Claude! Vivi la tua vita!
“Allora abbiamo tre nomi…”
“Quattro Eccellenza, da!”
E ALLORA! Malenki, pazza di una baba, hai imparato troppo bene a far gruppo… era meglio quando eri schiva e ti facevi i fatti tuoi! Perché, perché vuoi negare agli altri la tua presenza, proprio ora che tutti avevano iniziato ad amarla così tanto? E perché proprio adesso che Hari si era finalmente deciso a farsi avanti…
Ma vi fanno così schifo le vostre vite? Siete così… così… stupide… e così care… donne splendide e coraggiose…
Affronteremo tutto insieme, dunque? E va bene. Sarà quel che sarà.
Vivi, Artemisia, Malenki… andiamo incontro al nostro destino senza vacillare. Questa, almeno, è stata una nostra scelta.
***
“Voglio da ognuno di voi un nome per premiare chi si è distinto maggiormente in questa…”
Lo so, lo so che è importante ma davvero, ora non riesco a pensare con lucidità… Sarà questa l’ultima volta che sono con voi? Se solo adesso potessi parlarti, Aleksej, se solo potessi essere sicura che ci sarà tempo per un’altra notte di storie e risate, un fuoco attorno a cui danzare io, tu… perché mi devi un ballo, Karl, una stritolata di mani… e poi anche Valérie, Lucien e tutti quanti, con una bella cena in corpo e un po’ di vino per tenerci caldi, sotto una notte stellata ma senza luna, perché no, la luna non potrò più guardarla senza provare un profondo rancore.
No, ti prego, non ti allontanare adesso! Non so che ne sarà di noi quattro… di me… ci sarà ancora tempo di dirti grazie, grazie davvero di aver restituito anche a me qualcosa che avevo perso? E di…
“Si avvicinino i membri della gilda degli Indagatori dei Culti Apocrifi!”
Meno male che Hari non è qui… Meno male che almeno lui si è risparmiato tutto questo… Come minimo si morderà le mani, rimuginando per mesi… Hari! vorrei davvero dirti che conoscerti è stata una delle cose più divertenti e miracolose che potesse accadermi. Spero che ci rivedremo, ma chi lo sa. Gli dei di sicuro non sanno un cazzo in proposito. Almeno, ad alcuni non importa proprio nulla di noi, non fanno altro che mentire, lamentarsi, combattere e trascinare noi nelle loro assurdità divine. Forse alcuni dei nostri dei sono diversi. Un po’ fallati di sicuro, ma chi non lo è? Tanto è quello che ci spingono a fare che conta. Alla fine che importa cosa sono? Almeno, forse ci hanno mentito un po’ meno. Oppure la colpa è degli uomini che hanno distorto le loro storie. Come i centocinque figli venuti male del Pentarca, ricordi? Basta la fantasia di un Hernando qualunque e le storie cambiano. Ma quello che si intende di fede sei tu, Hari. E allora possa Volk’Ar continuare a renderti forte.
“In nome di…. dichiaro che la gilda… Culti apocrifi… sciolta.”
Ah! Tutto quello per cui avevamo lavorato… perso. E tutto per colpa di quella ripugnante traditrice che si è nutrita delle lacrime di Vivi per un intero anno! Lei e i suoi primi nati, lei e quell’inutile Pelagra! Tante storie strappalacrime sulle scelte negate e sull’arbitrio, tanti bei discorsi sulle meravigliose opportunità concesse agli uomini… e invece siamo gli stracci per pulire la merda lasciata in giro da questi stronzi ancestrali, questi numi che strepitano come galline impazzite, bambini bizzosi che si azzuffano calpestando le formiche sotto di loro, che vorrebbero solo vivere in pace e guardare il cielo, questo splendido cielo…
“Si alzino i quattro responsabili…”
PAH! Responsabili… come se si potesse DAVVERO esser responsabili di qualcosa! Come se ci si potesse assumer la responsabilità per la follia degli dei! Che siate maledetti, TUTTI! Sia maledetto il Primo Figlio e tutti i suoi piagnistei! Sia maledetta Elthrai e tutta la sua stirpe di numi infami e traditori! Siano maledetti i loro avversari, mostri crudeli e senza cuore che impongono il loro potere con il terrore e la violenza! Siate TUTTI maledetti per aver devastato l’equilibrio di questo mondo e delle nostre piccole vite! Andate a combattere la vostra maledetta guerra dove non fate danno! Andate a scannarvi fra di voi e a torcervi come topi nell’olio bollente, divorandovi l’un l’altro come le serpi velenose che siete! Possa Krashni Volk inseguire anche voi, raggiungervi e darvi ciò che vi spetta! Questo, infami carogne, questo è ciò che vi meritate!
“In quanto a voi…”
In quanto a noi, Eccellenza, in quanto a ME, andrò incontro al mio fato a testa alta, perché non ho niente di cui vergognarmi e se c’è anche solo un briciolo di verità in ciò in cui mi hanno insegnato a credere, non ho dubbi: la VENDETTA, la più terribile vendetta senza appello ricadrà su tutti voi…
VOI, che mi avete rubato il cielo.