Stavano cadendo i primi fiocchi di neve, due figure si stagliavano sotto un cielo terso mentre il vento soffiava gelido.
Muti senza proferire parola i due entrarono in una grotta naturale assicurandosi di non essere seguiti.
“Argh” disse la ragazza inciampando su un sasso appuntito, per sua fortuna l’alta figura che l’accompagnava la riprese per un soffio.
“Guarda dove metti i pie…” il ragazzo non fini la frase che una frasca lo colpì violentemente in fronte.
“Ahahah senti chi parla”.
Entrambi esplosero in una risata fresca e spontanea.
Silenziosamente raggiunsero il punto dove la nuda pietra si apriva sul soffitto per far intravedere l’azzurro cielo.
Il ruscello che scorreva lì sotto era completamente ghiacciato.
“Shiva ci farà da testimone.” Disse Jagosh a Vivi.
“Sei sicuro?” Domandò la ragazza.
“Si, non so per quanto ma voglio che sia ora.”
“Sennò se vogliamo aspettare che tutto finisca prima…”
“Si quando sarà finito lo faremo davanti a tutti, adesso solo noi, almeno per una volta.”
È così Jagosh e Vivi si professarono amore eterno lì lontano da tutto e tutti come se fosse la cosa più normale del mondo.
Si scambiarono delle bende, un oggetto semplice e di nessun valore agli occhi di molti, ma per loro era il simbolo della loro promessa.
Se tutto si sarebbe risolto nel migliore dei modi l’avrebbero urlato al mondo intero… altrimenti sarebbe rimasta la loro favola.