Saluska – Osteria del Paguro Rosso
Immaginate per un attimo la mia espressione nel sentire questa breve ballata da me scritta qualche mese addietro, fischiettata da un gaglioffo in questa specie di bettola nei pressi di Saracca…
Fu così che quel dì
quella dama svanì,
ma il ricordo non se ne andò…
verità occultata,
libertà incantenata,
quei figli qui guidò…
YO OH
la memoria,
no non si perderà;
Nessun colpo
neanche il tempo,
mai la scalfirà…
YO OH
non c’è tregua,
questa voce vivrà;
Se la sorte,
sarà la morte,
pronti ci troverà…
Il Re la ferì,
lei ‘n piedi perì,
muta la folla restò…
ma la sua morte,
creò la corte,
in parte lei trionfò…
YO OH
libertà,
qui o nell’aldilà;
Il tiranno,
dal suo scranno,
la speme non ci toglierà…
YO HO
non c’è tregua,
questa voce vivrà;
Se la sorte
sarà la morte,
pronti ci troverà…
fortuna che il gentiluomo non aveva la più pallida idea di chi diavolo l’avesse potuta scrivere… mi ha persino detto che facevo bene a non fare simili domande su certe “ballate marinesche ” non proprio legali o avrei potuto pentirmene amaramente…