– Maledizione! ci hanno fregati, brutti..–
L’imprecazione fu seguita da numerosi colpi di tosse finché Viktor non le porse un po’ d’acqua.
– Tieni Miralys. Te lo avevo detto di tornare ad Arath con gli altri. Guarda come ti sei ridotta per un po’ di pioggia!! –
La donna guardò con occhi fiammeggianti l’uomo davanti a lei. L’aveva accompagnata dato che facevano la medesima via e, anche se non voleva ammetterlo, aveva bisogno di un po’ di compagnia. L’acquata di due giorni prima l’aveva fatta riammalare. Come già non fosse semplice in condizioni normali. Miralys trangugiò l’acqua avidamente per poi respirare affannosamente. Si era stancata troppo e aveva peggiorato il principio di tosse. Si ripromise di riposarsi dopo essere arrivata al tempio di Sirio di Mordian dove era solita dimorare Melisenda. Melisenda…Hakù le aveva raccontato e aveva visto il feto morto tra le mani di Aldegar…che disgrazia, che terribile disgrazia. Più che il fato sembravano proprio quelli del Sole Nero perseguitarla. Teneva alla consorella primo perché sacerdotessa come lei di Sirio e fonte di immensa conoscenza. Si era affezionata alla fanciulla soprattutto si sentiva vicina per le loro condizioni così similari.
Ma mentre lei aveva una salute cagionevole le condizioni di Melisenda erano date dal demone che le aveva rubato il bambino…come avevano potuto non accorgersene? Troppo tardi oramai…
Arrivarono alla porta del tempio.
– Andiamo. Chiederemo alloggio finché non sarai guarita. Non è cosa che tu viaggi in questo stato. Avviati dentro, io intanto vado all’ufficio dei Collegi Arcani a consegnare questo –
Viktor alzò la valigetta che Allister gli aveva concesso di prendere. Al Mago brillavano gli occhi. Stava disperando di non riuscire ad entrare nei Collegi Arcani soprattutto per la somma da versare che era Altissima. Un mezzo sorriso si dipinse sul viso pallido di Miralys che ripensò che adesso sarebbe stato sempre più utile.
– D’accordo. Non spero di incontrarla qui ma intanto conto di poterle lasciare ciò che ha perso, come ho promesso ad Hakù… –
la tosse ricominciò imperterrita e di nuovo prese l’otre di Viktor.
– Sei proprio senza speranza…a dopo Mira. –
Miralys fece un sorriso storto e levò la mano in segno di saluto mentre Viktor sbuffava. Entrò nel tempio. Nonostante Melisenda le avesse detto che il tempio per lo più aiutava la biblioteca catastale rimase sbigottita vedendo tante persone affaccendate a catalogare o a leggere libri…davvero meraviglioso. Era meraviglioso anche vedere tanti confratelli anche se novizi tutti insieme. Dove lei era stata una novizia era l’unica fermamente convinta nel credo di Sirio e che seguiva in tutto i precetti di Nevyn. I suoi compagni si erano fermati alla conoscenza delle erbe e alle basi della medicina. Ma lei voleva di più e ora era lì a contemplare quel meraviglioso luogo. La bocca rimase per qualche secondo aperta dallo sbigottimento per poi richiudersi nella formalità di cui Miralys cercava di ammantarsi con gli estranei ma fu interrotto da un altro attacco di tosse. Un uomo, sentendo il verso le si avvicinò. La squadrò da capo a piedi per poi osservarla con curiosità. La giovane fanciulla calmò la tosse e porse i suoi saluti al giovane accolito.
– Vi porgo i miei Saluti, confratello. Sono Miralys Rockraven sacerdotessa di Sirio e figlia di Arath.-
dicendo questo, fece un leggero inchino-
– Vi porgo i miei saluti consorella. Sono Shimaser. In cosa posso esservi utile? –
Miralys sorrise cordialmente.
– Veniamo dall’isal, abbiamo aiutato le truppe del Colonnello Allister a liberare quei luoghi dalla piaga dell’ala nera. Al momento, come vedete, sono indisposta e sono venuta qui per chiedere asilo a voi a nome mio e del mio compagno di viaggio. Hakù Sushimada mi ha pregato di venire qui –
l’uomo spalancò gli occhi per poi ricomporsi immediatamente. Annuì, composto-
– Beh, certo, certo venite pure, non credo ci saranno problemi.
– Un’ultima cosa. Potrei conferire con Dama Melisenda? –
l’uomo si bloccò pensando per qualche secondo.
– Mi spiace consorella Miralys ma al momento Dama Melisenda non è qui. Dovrebbe tornare a giorni credo, o almeno di solito è così. se volete attenderla…
– Lo farò volentieri, anche se dubito che per un po’ si mostrerà…. Attenderò Hakù, penso che.. –
Non riuscì ad interrompere la frase che venne stroncata da un forte colpo di tosse che ne portò dietro molti altri. l’uomo, che aveva detto di chiamarsi Shimaser, chiamò un altro confratello che l’accompagnò in una delle stanze vuote dell’edificio, adibite a camera. Chiusa la porta, Miralys si accasciò sul letto prendendo in mano l’unica cosa di Melisenda, il suo libro. Non lo aprì, per una forma di rispetto. Tutto ciò che era la dentro erano cose personali della consorella e lei stessa non avrebbe fatto leggere il suo libro senza dare il permesso. Le sembrava ingiusto profanare una cosa di tale importanza
– Melisenda, dove sei?
<<Te cosa avresti fatto al suo posto?>>
Non so…di certo non sarei tornata qui, né a quella che definisco casa mia.
<<Si, forse saresti finita in fondo ad un dirupo per l’onta subita<!!!>>>
Illuso. Una donna Arathiana deve reagire al dolore. Deve rialzarsi e lottare senza far trasparire alcuna debolezza
<<E tu ci saresti riuscita?>>
Non so. Ma il problema non sono io. Melisenda…cosa avrebbe fatto Melisenda?
<<Si sarà certo ammazzata>>
No, le donne del deserto non si uccidono. Ha parlato di maledizioni…le donne del deserto si vendicano. E Melisenda sicuramente vendetta cercherà-
La situazione pareva in vantaggio per il Sole nero. Desmodar rinato, più forte di prima, la beffa a
Melisenda, i tre che erano riusciti a tramare nell’ombra. Ma c’era una cosa che secondo lei poteva ancora dare speranza. Aveva sempre sentito dire del legame madre figlio…Desmodar possibilmente aveva in sé il sangue del figlio della sacerdotessa…sembrava davvero una beffa ben riuscita se non per un particolare: ora il demone è legato alla sacerdotessa. Aveva portato quel corpo morto per nove lune nel suo grembo…il sangue, il legame con la donna è forte.
– Melisenda. Ha fatto il passo falso che attendevi. Forse ancora più falso dato che si è immischiato con te…ma ancora non sembra essersene accorto, fortunatamente…
Bene, da qui in poi ecco a voi Miralys fuori da Arath!! E qui siamo a Mordian, in cerca di Mela 😉
Grande Miralys… che donnino per bene… mica come quella pazza debosciata e smannata della sua consorella…
Vedrai che gli facciamo il culo, a quei maledetti…
Alò, Myra. L’aria di mare ti dovrebbe far bene!!
(mi hanno detto che però smuove un pochettino il catarro a volte … :P)
Scherzi a parte, sei la solita grande Cri. 😀
Io temo Sirio e tutte quelle che lo seguono… anzi, credo che anche Sirio sia sufficientemente intimorito… però vi voglio bene lo stesso… ottimo Cri!
Lipsak: nono, secondo me stando insieme a Melisenda si sta adattando a fare la debosciata 😀 per come le vanno le cose sta diventando moooolto umorale ( sarà incinta? naaaa vuole solo annientare Silverion prima che lui lo faccia con lei….:D)
Clau: in effetti penso che le farà benissimo 🙂 mare…spiaggia…..e rinchiusa come un topo di biblioteca 😛
Noctulis: Ahimè, dovrei negare tutto questo ma temo davvero che Sirio apprezzi gli uomini e abbia paura delle sue accolite…anche perchè mi paiono le più pazze e pretenziose 🙂
Sacerdotesse all’attacco!
Qui Desmodar ci lascia le penne
Speriamo, perché l’alternativa è che ce le lasciamo noi!
Nihal, tutto sommato, si adatta ad entrambe le opzioni, purchè si faccia più casino possibile :P.
Cmq Myra, vai da uno bravo, altrimenti te ce le lasci di sicuro le penne :). Con o senza Silverion :P.
mhm i miei unici amici per non lasciarci le penne Sono il signor ” per il mio potere arcano legge dello spazio sottraimi al pericolo!!” e ” per il potere arcano Su rapide ali si muova il mio corpo nello spazio”
Per il resto è come sparare sulla croce rossa, coff!! 😀