Attorno al fuoco, separati da tutti gli altri, un po’ isolati quasi, c’erano sempre loro sette. Erano le punte di diamante del manipolo gardanita, lo guidavano con un carisma mai visto tra quei monti e quelle vallate, specie il figlio del vecchio Logan il Rosso,
Autore: Abigaille
Ogmadh, memorie dal passato (racconto a quattro mani)
Ogmadh era proprio un bel posto, ricco di natura, storia, genti diverse che arrivavano da lontano, si scambiavano merci, ricordi, pietanze, profumi e poi ripartivano, diretti chissà dove. Quel giorno era stato uno dei peggiori degli ultimi anni. Da quando quel demone venne vomitato su
Semper in memoria
Mentre leggeva le ultime volontà della Frenhines, stentava a credere al cartiglio che stringeva fra le mani, eppure le parole vergate dalla penna riportavano lo stesso tratto veloce ed elegante della mano di Logan, si asciugò le lacrime che le rigavano il volto, intanto la
La rinascita dell’Elkaren parte I
Era il cruccio del loro Sept. Innumerevoli generazioni si erano succedute alla ricerca del modo giusto per creare l’Elkaren: l’arma che, secondo il mito, il loro capostipite aveva brandito assieme a Ulrich il Grosso, quando questi faceva parte del seguito del mitico Cavaliere del Tramontano.
Lacrime di Nhea
I preparativi per il funerale erano iniziati la sera del loro rientro al Bastione. Dopo aver aperto i cancelli e abbassato gli stendardi, ogni singolo abitante nell’udir il suono della campana, aveva posto il drappo di famiglia al davanzale, chiudendo ogni imposta in segno di
LICENZA PARTE III
Il viaggio durò alcuni giorni. Incontrarono diversi drappelli di soldati lungo la via, vennero fermati spesso e troppo spesso riconosciuti. Non esisteva licenza matrimoniale che potesse sollevare Garreth dai suoi doveri e lui non mancò, dove necessario, di riorganizzare le difese e rincuorare gli uomini.
L’accordo perfetto (racconto a quattro mani)
Accese un’altra candela, nel camino un grande ciocco scoppiettava di tanto in tanto. L’oscurità era già scesa sui tetti di Oldmory, ammantando le case con il freddo pungente della notte. Abigaille era seduta, concentrata sulla missiva che stava scrivendo. Pochi giri di clessidra, le parole
Un nuovo fabbro al Bastione
“Nessun esponente dell’alta corte, Vjodlav, solo Lady Kaireen e Sir Fionghall…” disse sottovoce Abigaille, mutando il suo sorriso di gioia in una smorfia di pallida felicità. Il viaggio per il crocevia di Al-Ain nel Feudo di Shemes era stato lungo e faticoso, il vento caldo che
Terra e sangue
Prese del pane di segale e un pezzo di formaggio dalle cucine, non si recò al desco quella sera. Passò dal grande atrio per non farsi notare e il suo sguardo andò al portone d’ingresso, Abigaille non ci pensò due volte e uscì nella corte.
L’orgoglio del fabbro
Nuda la mano, dal tocco rude desta coi primi raggi del dì Batto il martello sopra l’incude, poi che la fiamma lo rammollì. Questa mia vita, dura a vederla privar la donna d’ogni sua grazia questo sudor che il crine m’imperla, dona a me ogni