La calura estiva filtrava dalle pesanti imposte del Serraglio e nel più totale silenzio la voce dell’Arconte risuonava lungo i corridoi: “C’era una volta una bellissima principessa” Vassilj se ne stava seduto su una delle sedie del refettorio intento a intrattenere una giovane fanciulla che
Autore: Benna
I dolori del giovane Klaus – Parte III: il the dalle Zie
Klaus stava sorseggiando il suo the alla pesca aromatizzato ai fiori di gelsomino, come soleva fare ogni mattina, quando il suo maggiordomo entrò di gran carriera nella stanza e con pochi convenevoli porse una missiva al giovane Lord. Dallo sguardo grave del fedele servitore Klaus
I dolori del giovane Klaus – parte II
“AHHHHHHH OOOOOH DEEEEEEII!!” “Ehm…. Guardate Barone che non ho ancora iniziato” disse timidamente il cerusico thersiano “Ah sì, infatti! Dicevo AH-OH-DEI che bel cappello che avete Mastro Nicolas” rispose il giovane fingendo una sicurezza innaturale. “Ehm… Grazie.” E dopo qualche attimo di imbarazzato silenzio continuò
La lepre e il Cavaliere
Non riusciva a capire come facesse ad allenarsi con quello che le sembrava poco più che uno stecchino: un giorno avrebbe ereditato l’artiglio del Frenhin e forse allora sarebbe riuscita a combattere come si deve, ma per adesso… “Avanti, su, parata alta” Nathan sembrava invece
Gwanwyn – Primavera
Oggi Il Cavaliere aveva spinto il suo destriero fino al limite da quando aveva lasciato Goodstone e ormai stava iniziando a dubitare che la bestia avrebbe retto sino anche solo alle porte di Lencoe, ma non fu così e con le prime luci dell’alba arrivarono
I dolori del giovane Klaus
Nota off: Il racconto che segue è tratto dal diario personale del Barone Klaus Von Hassel, perciò le informazioni qui contenute non sono riportabili nè riferibili in gioco. E’ mai possibile che debba trovarmi sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato? Sono arrivato preciso per
Bydand
La mente del cavaliere non era più annebbiata dei fumi dell’alcool e, grazie ad un tonico fornitogli dalla sua stessa corte, era riuscito alfine a riprendere lucidità. Chiarendosi le idee dopo un buon calice di acqua fresca, Nathan tornò a sedersi nel suo scranno, per
Pensieri sulla scogliera
Il sole aveva già oltrepassato da alcune ore il suo zenit e lentamente andava scomparendo al di là del mare, le ombre della sera serpeggiavano lungo i pendii che circondavano la laguna. Un tramonto da togliere il fiato, tranne che per un triste particolare: un