La cotta poggiata sul tavolo. Domani i fabbri l’avrebbero pulita e unta per bene. Smeraldo. Le verdi vesti, giacevano su di uno sgabello, accanto alla vasca e ancora sporche di sangue e fango. Con la mente tornò a quella pelle che aveva visto ancora ben
Autore: Garreth
Padri e Figli
“Padre, perché dovrei imparare a tirare di spada? Non ci sarai sempre tu a proteggere la mamma e me?” “Vedi figliolo, ci sarà un giorno in cui io non sarò in grado di poterlo fare. E allora dovrai pensare tu a tua madre. Sai che
I tre portoni
“Signore, il nemico si avvicina. Pare abbia portato con sè ingenti provviste e vettovaglie. Credo che intendano assediarci e tentare di prenderci per fame.” “Costoro non sono minimamente a conoscenza della fama del Bastione di Oldmory, nè tantomeno dei Kerr che lo reggono. Chiama l’adunata
Decisioni
Dic 08, 2009 Attorno al fuoco ormai spento vi era solo lui, inginocchiato su un tappeto a motivi geometrici bianchi e neri, col suo simbolo sacro poggiato innanzi e stecche di incenso dall’odore pungente che emanavo i loro fumi. ——————————— Davanti a lui solo la
Mare
“Non è colpa tua…Mettitelo in testa… GUARDAMI CORCORAN!!!” Nemmeno le parole della giovane sestra gli avevano minimamente fatto cambiare idea. Ed ora stava guardando il mare che veniva inghiottito dalle tenebre, dalla cima di uno scoglio. Fino ad un istante prima era in una
Addio
Era stata una lunga giornata. L’aria Sathoriana sembrava essersi loro appiccicata. Pareva che avessero difficoltà ad allontanarsi da quella untuosa melma fatta di maschere e pizzi, vestiti eleganti e pensieri diabolici. Troppe cose erano accadute. E troppo gravi. Era tornato su questo mondo il RE
Tramonto
Il sole era quasi calato all’orizzonte, tre ombre si stagliavano ormai lunghissime verso il levante. Era stata una giornata dura, sia dal punto di vista fisico che mentale. Erano stati salutati al momento del congedo, da un manipolo di alemariti. Come sembravano falsi alcuni di
La Strana Coppia
Erano alcune ore che camminava a passo sostenuto ed era ormai prossima a crollare. Un pò per la stanchezza e un pò per colpa della sua amica. Un rumore la fece sobbalzare. Come un tonfo a metà tra un rumore sordo e secco e un
OBRAZMRTAV
“Credo proprio che non ci sia niente da fare… Fuzuka ci sta togliendo il nostro bene più prezioso… Non possiamo fare altro che aspettare e sperare…” Furono queste le parole della somma Baba. Parole che tuonavano nel silenzio cupo della carovana. Parole che sentenziavano