Dopotutto a Khartas si stava anche bene se sapevi scegliere le località giuste. Valèrie e Diego si erano divisi dal resto del gruppo per una giornata di riposo dopo le spericolate avventure valdemarite, la vicinanza con il confine Khartasiano la sera si faceva sentire e
Autore: Jay
“Sei mia ora, Viktoriya”
Il sole illuminava il giardino della magione. Tutto era pronto per la cerimonia e tutti erano in fermento. C’erano proprio tutti. Viktoryia si stava finendo di preparare in camera quando entrò il padre. “Sembri tua madre, ma quella collana non ci stona un pò con
Allo stomaco non si comanda.
Diego non era assolutamente abituato a dormire nei letti Valdemariti, li chiamavano “a Baldacchino”, ma per lui, che era abituato a dormire in un fienile quando andava bene e all’aperto quando non c’era altra possibilità erano più letti “demoniaci”. Il groviglio di lenzuola e coperte
Lasciati andare.
Ciò che rimaneva della sua famiglia eri lì davanti al fuoco; si stavano passando quel pezzo di carta come se pesasse una tonnellata. Quando tutti l’ebbero letta altro silenzio cadde nella stanza, e una voce conosciuta ma non amica sussurrò all’orecchio della ragazza. “Vivi guardati
Una Rilassante serata di follia.
Era ormai tardo meriggio quando Diego e Valerié avevano impastoiato i loro cavalli fuori dalla modesta bicocca valdemarita. “Diego…. Diegooooo… Ma sei sicuro che questa locanda non sia una catapecchia?! Mi avevi promesso una serata indimenticabile”. La valdemarita si era portata la mano ai capelli
Ora
Stavano cadendo i primi fiocchi di neve, due figure si stagliavano sotto un cielo terso mentre il vento soffiava gelido. Muti senza proferire parola i due entrarono in una grotta naturale assicurandosi di non essere seguiti. “Argh” disse la ragazza inciampando su un sasso appuntito,
Storie di Sportine e di Funerali.
STORIE DI SPORTINE E FUNERALI Si era trovata addosso quel piccolo pezzo di pergamena proprio mentre si stava spogliando per andare a dormire, dopotutto sapeva che l’erigassiano era svelto di mano, sorrise leggermente quando la aprì. Prova di coraggio, ti aspetto tra due ore al
Le tre fatine
Era ormai passato qualche giorno da quando i due viaggiatori avevano raggiunto la capitale di Erigas, Puerto del Sol. Erano ormai anni che Diego non vi tornava ma tutto sommato era felice di rivedere la città che gli aveva donato i primi sogni da infante.
“Perchè?”
Sento il sapore del sangue in bocca, apro gli occhi e vedo terra macchiata di rosso vermiglio e fango. Piove. Tuona. Provo ad alzarmi ma ogni singola parte del mio corpo è straziata dal dolore. Stringo tra le mani una delle mie bende, sporca di
ВОЙНА: A testa alta.
Viktoryia non sapeva come alleggerire il cuore di Eliot, si sentiva inutile. Per la seconda volta quel giorno si trovò a dire “il dolore va bene, il dolore non è una cosa da evitare, vuol dire che prima qualcosa ti ha reso felice, questo