Un nome nuovo, eh? E che sarà mai. Un nome, via. Forse che una rosa perde il suo profumo del cazzo se la chiami culodibalthasar? E altre stronzate del genere. Cazzate. I nomi contano, eccome. Sfortunatamente per me e la mia aura da MAAMEMIIMPORTAUNASE- stavolta
Autore: Lypsak
Erano meglio le cipolle
Avrei dovuto scrivere un fottuto libro, altroché: “Mille ricette per cucinare lammerda e stupire i tuoi compagni, più una”. L’ultima è quella in cui mi rompo definitivamente le ovaie della Scacchiera e me ne vado col Piccolo lasciando la sbobba nel calderone a esplodere. SBRAAAAAÀ!
In alto il calice
Brindo senza un bicchiere, mentre il Piccolo dorme nella tenda di Ranjan. Anche lui avrebbe un cestello di gatte da pelare e pensieri scomodi da scrollar via dal cuscino, ma ehi, evidentemente ancora non ha rinunciato all’idea di convincermi a chiamarlo habibi. Brindo senza un
Ai margini
E quindi, Piccolo, siamo di nuovo io e te, ben sistemati ai margini di uno dei campi delle Masnade, a goderci la frescura della notte sotto un manto di stelle… sotto questo aspetto la Scacchiera non è malaccio, sai? Mi seccherebbe (nel vero senso della
Il Piccolo
Giorno 1 – notte Chiappe spelacchiate di Ronan, ma quanto pesa questa dannata pancia? Ma siamo sicuri che ce ne sia dentro solo uno? L’ho chiesto a Cristilde, ad Anastasia, a Iena e a Lince e mi hanno detto in coro “ma noooooo Lana, stai
Le avventure di Lana nelle cucine di Ramana
Primo giorno – mattina Ohhhh… ma guarda che bel posto del cazzo e della minchia! Questo avrei voluto ululare all’indirizzo del maledetto Ermete non appena ho messo piede a Magnirocca… che poi, di “magno” ha solo il caldo, il puzzo dell’allumel, alludel, allustrudel comecazzosechiama, e
Four seasons
– Una foresta? Una foresta. Una cazzo di foresta! E non c’è nessuno qui! E la porta? Dove cazzo è finita la porta? MAMMAAAAAAA!!! LA PORTAAAAAA!!! Entra Aleksej, gli aveva detto, sarà interessante, gli aveva detto, sarà un’esperienza che non hai mai fatto, gli aveva
Closing circles
– Vivi, sono pronta. *** Trentacinque anni. Che ti ho detto quando ci siamo conosciuti? A Khartas è tutto più grande! era stata l’ultima cosa che le aveva detto il suo miglior amico mentre, in lacrime, attraversava il portale che l’avrebbe portata via dall’isola. In
Unsleeping
La tazza sul comodino. L’odore di valeriana e camomilla che impregnava le tende. Il piattino di biscotti di avena appena sfornati. Le lenzuola ben tirate sul materasso. Un cuscino in fondo al letto. Vivi si sarebbe complimentata a lungo con se stessa se solo avesse
For the damaged
Avventurarsi in quel lembo di campagna appena fuori dagli ultimi edifici di Port Anchor a quell’ora e in quella stagione era perfettamente inutile: primo, perché ancora il sole non era così vicino a sorgere e quindi ancora non si vedeva un accidente di niente; secondo,