Quando aprì gli occhi, il samurai impiegò diversi istanti a ricordare cosa gli fosse accaduto. Ma ciò che era rimasto impresso nella sua memoria non bastava ad aiutarlo a spiegare per quale motivo attorno a lui non vedesse niente che lasciasse pensare che alfine fosse
Autore: Lypsak
L’Occhio e il Drago – CAPITOLO I
– Mamma! Mamma! Vieni, presto! Ho trovato un uomo! Kaessandria si fece avanti oltre la soglia della tenda, calma e severa come al solito. La fronte alta e spaziosa era incorniciata da un velo di un verde chiarissimo, quasi celeste, intessuto di raffinati ricami dorati
II – Scentiar. Giorno III del Mese della Luce del Nord. Anno 2995 E.Q.
– Questo è quanto, ragazze. Buristo non verrà mai più a reclamar quattrini da noi. Mai più. Nel salone buio c’era una piccola folla di donne smagrite e truccate in malo modo: alcune erano giovani e, nonostante la miseria, ancora molto graziose, altre invece avevano
L’Occhio e il Drago – PROLOGO
Da molti anni la luna non brillava così intensa nell’oscurità. Anche lì, nella regione sabbiosa del Deserto Grigio, dove il cielo era sempre sgombro dalle nubi e l’aria era chiara e fredda durante le gelide notti, quel nitore era qualcosa di raro, dovuto a chissà
IV – Mordian. Quinto giorno del mese di Alhazhar. Tarda serata.
C’era un bel calduccio nella stanza. Le due donne sedevano l’una di fronte all’altra, con una tazza fumante di profumato infuso di gelsomino fra le dita. Sembravano tutte e due estremamente rilassate e tranquille, cosa rara per entrambe, di quei tempi. – Non so come
Lo Straniero e la Fanciulla – EPILOGO
Jessenia sedeva silenziosamente sul giaciglio dell’infermeria. Nemmeno due lune prima, su quello stesso giaciglio aveva fronteggiato una sfida impari che l’aveva vista fallire. Aveva tentato di vincere il Fato. Aveva trovato e perso l’amore. Hanan Lavanya Ben Tahar scivolò silenziosa oltre l’ingresso, scoprendo la fanciulla
III – Mordian. Primo giorno del mese di Alhazhar. Vespro.
Syddin alzò la testa. Era concentrato a controllare che Gus non facesse errori nell’inserire i pesanti volumi nel giusto ordine sullo scaffale dedicato alle transazioni economiche trelvenite degli ultimi dieci anni (quel testone ancora non aveva imparato l’alfabeto in modo soddisfacente), quindi non si accorse
Lo straniero e la Fanciulla – III
– Non so più cosa fare per te, Straniero. Jessenia ripose con stizza malcelata una boccetta vuota che ancora esalava un odore forte e penetrante. Le aveva provate tutte, ma il corpo di quell’uomo, tenuto miracolosamente in vita da tutti i suoi sforzi, non ne
II – Mordian. Mese di Kainus Yano. Mattina.
Si guardava i piedi senza parlare. Piedi piccoli, dalla pelle liscia, senza calli. Le unghie crescevano lentamente, come se risentissero della fiacca che la avvolgeva ogni giorno di più. Era stanca e aveva paura. Non degli avvenimenti che stavano sconvolgendo l’Occaso, e nemmeno dei suoi
Dagli appunti del bardo – Le sbronze di Gawain, parte III
Stavolta giuro che non ho fatto nulla per farlo sbronzare. Ha fatto tutto da sé. Ecco. È bene mettere in chiaro i dettagli. Per il futuro, capite. Sono passati circa sei anni dall’ultima volta che Gawain si è sbottonato sulla sua vita passata. Prima di