Una fanciulla si stava affaccendando dentro la bottega di mastro Nevyn. Da ormai dieci anni il vecchio si era stabilito là e con le sue arti mediche curava i malati del villaggio. La giovane all’interno era vestita con una tunica verde, colore degli accoliti di
Autore: miralys
Visione del Lupo anno 18°
Era inverno, uno dei più gelidi di Arath. Nonostante fosse una delle contee del sud così come aspro era il suo popolo così era aspra la terra e il clima non la aiutava. Quel giorno Mikhal aveva ben sei impiccagioni solo la mattina. Sei impiccagioni
Lezioni di Anatomia, Anno 13°
Non era ancora giunta l’alba e la giovane Miralys si alzò dal proprio letto. Aveva quattordici anni ma ogni mattina sapeva di doversi svegliare a quell’ora per aiutare il padre in uno dei lavori più in voga in tutte le regioni di Arath: il Boia.
Il Fantoccio e il Saggio anno 8°
Era passato ormai un anno da quando Miralys si era ammalata. Sempre fragile e cagionevole di salute, la piccola cominciò comunque l’addestramento militare perché tutte le genti in Arath devono saper menar la spada prima ancora della zappa. La bambina prendeva la spada di legno
LUCE… anno 7 Regno Eterno..
Era freddo. Tanto freddo. Nonostante le quattro coperte di lana che la coprivano Miralys aveva forti brividi e i denti le battevano come se fosse stata nuda sulla neve che solitamente lambiva le terre di Arath durante i mesi invernali. Era sudata e gli occhi
Parole……
– Povera creatura!!! È un anno che non dice parola.- – Si dice sia stato il Padre a tagliarle la lingua. – – I boia sanno essere crudeli non solo con i condannati, ma sono boia anche in famiglia!!! – E quella povera donna di
Battesimo di Sangue
Quando nella contea di Arath avvenivano le più cruenti esecuzioni di massa, Miralys aveva appena quattro anni. Era una bimba paffuta con guance rosee e capelli perennemente arruffati che incorniciavano il visino tondo. Una mattina si svegliò più presto del solito e in casa tutto taceva.
Nascita attesa
Isolde van der Maiden, moglie di Mikhal Rockraven, era una donna dalla bellezza nordica; alta, con pelle eburnea e capelli color oro che ricadevano in morbidi riccioli. Gli occhi nocciola cangiavano a seconda dello stato d’animo: se stesse bene, se avesse pianto, Isolde era un