Caeli superni… Mi chiamo Alehandro, ed oggi sono morto. Ricordo a malapena il come e il perché. Stavo combattendo. Era una battaglia contro un impostore, affinché trionfasse la verità e le genti si rappacificassero. Una battaglia mia e non mia. Anche se oramai ha poca
Autore: noctulis
Anno 2993 dell’Era dei Quattro – Casa
La luce del sole pomeridiano filtrava prepotentemente tra le fronde degli alberi, illuminando a sprazzi il fitto sottobosco; solo dove i raggi riuscivano a penetrare se ne avvertiva debolmente il calore, mentre un leggero vento da settentrione portava via gli ultimi frammenti dell’estate. Su un
Anno 2993 dell’Era dei Quattro- Il rinnegato
– … e non basta richiamare l’energia del Piano Elementale adeguato, ma bisogna anche modulare l’esatta quantità evocata, la forma e il principio di esaurimento… – … nervoso… Jorge sospirò, all’ennesima interruzione di quell’alunno screanzato. Il suo unico alunno, d’altronde. Un diciottenne alto e scontroso,
Anno 2989 dell’Era dei Quattro- Questione di dettagli
Anno 2989 dell’Era dei Quattro- Questione di dettagli – Sei ancora troppo lento! Di nuovo! Dita che tessono nell’aria strani segni. Parole dal significato sconosciuto. Energie turbinanti nell’aria, lampi e tuoni. Un altro lampo. E di nuovo, Noctulis a terra. Il ragazzo si rialzò sbuffando
Anno 19, giorno settimo del mese di Kainus Yano- Il rosso e il nero
– Aggiungi poi che per la paga che prendiamo facciamo anche troppo… Dejon non ne poteva più. Era dall’inizio della mattinata che il suo compagno Buck parlava a vanvera, lamentandosi e basta. Già era un individuo spocchioso e borioso, poi aveva anche trovato un argomento
Anno 2987 dell’Era dei Quattro- Sotto la cenere
– Una birra scura e un letto pulito, grazie. Il sole si era già adagiato dietro l’orizzonte, quando il viandante entrò nella locanda. Aveva osservato il suo percorso discendente nell’azzurro cielo primaverile, e si era beato dell’aura rosata con cui la luce morente aveva incoronato
Il figlio- 3
Il risciaquio delle onde, che da sempre le aveva cullato il sonno, le era veramente mancato. Il profumo della salsedine, il vento carico di voci chiassose, l’eterna sensazione di festa imminente; anche questo era Scentiar, per Loupelee. La sua città natale, il luogo che aveva
Il figlio- 2
Konrad ne aveva molto, di fiuto. Quando poi si trattava di sangue, di battaglia, lo sapeva bene quando il momento era prossimo. Ed adesso lo avvertiva, quell’odore intenso e acre di carne marcia, di sudore, l’odore della guerra alle porte che lo attendeva. Quelli che
Il figlio – 1
Era splendido stare con lei. Karen era la ragazza più dolce che avesse mai incontrato; intelligente, con quella praticità tipica della campagna, arguta e pungente, ma anche tenera e amorevole, quando erano da soli. Si era innamorato della sua aria un pò cupa, mentre tornava
Alehandrei Annales- Prefazione
La memoria è un’amante incostante. Può darti la passione, calore ardente, e farti sprofondare in un inebriante vortice di piacevoli sensazioni, dalle quali non vorrei mai allontanarti. Può essere tenera, gentile, come una madre amorevole; potrai riposare in lei i tuoi stanchi sensi, e affondare