Il turbante scarlatto si sciolse, ed un nastro di garza finì sul naso del bimbo. Infastidito tentò frettolosamente di sistemarlo, senza emettere un suono, nel timore di perdersi anche solo una parola di quella strana donna dall’accento straniero. “Non è vero! Non può esistere un muro
Autore: uraniacronicles
Guerre di pezza.
Hildegard letteralmente arrancava, mantenendo la schiena dritta solo in ragione del proprio orgoglio. Ogni tanto lanciava uno sguardo in alto, oltre quel desolato vallone, appellandosi al bianco dei merli che scorgeva in lontananza. Il sole iniziava a calare, ed il ‘morso del lupo’ intraprendeva la
Genesi di un Thersiano di confine.
La Felicità è un attimo fuggevole, un’immagine, una voce in mezzo a mille altre. La Felicità è un istante prezioso, specialmente per uno Schwartzrose. Questo pensava la donna appoggiata sulla soglia di pietra della sua finestra, e per lei era già molto che quella mattina
L’eredità della Dama Bianca.
“Ma insomma!” La voce infantile risuonava spazientita nei cupi corridoi dell’Orirocca. “Sir Lucius Tebaldo Oricalchi! Il mio augusto genitore vi ha appena nominato mio precettore, e alla prima domanda che vi rivolgo vi rifiutate di rispondere !?” Il nobile armato, a fianco del bambino, emise
Tutto ha una fine … ?
“Ma insomma!” La voce infantile risuonava spazientita nei cupi corridoi dell’Orirocca. “Sir Lucius Tebaldo Oricalchi! Il mio augusto genitore vi ha appena nominato mio precettore, e alla prima domanda che vi rivolgo vi rifiutate di rispondere !?” Il nobile armato, a fianco del bambino, emise
Appunti in Bianco I
C’era una volta una terra lontana, e fredda, e crudele. Vi dimorava una Dama di bianco vestita che sopra ogni cosa bramava la conoscenza. Senza sosta ella la cercava, tra alambicchi e vecchi libri muffiti, nel buio delle caverne e nell’afa dei deserti, nell’animo degli
Grand Jetè – Viaggio a Mordian
Eccola lì, sua Maestà! Camminava in testa a quell’insulsa carovana, come se fosse stata … accidenti lei era la Regina Eterna. Nihal strinse le mascelle guardandola torva da un lato: il nobile capo eretto, i capelli castani che le cadevano soffici e composti sulle spalle,
Arabesque (Il mio nome è Nihal)
Il fanciullo-guerriero, il Vate, l’Eterno Re. La sua voce tuonava nella sera tra i malconci, ma fieri superstiti della sanguinosa battaglia, ora tutti la guardavano, forse per la prima volta, nel momento in cui Sire Kanzor la invitò al suo cospetto chiamandola ‘Consorella.’ Anghra sgranò
Paso doble (Ritorno al campo)
Il fango appesantiva i loro passi e le loro anime mentre tornavano mestamente al campo che il Conte di Kanthas aveva concesso agli avventurieri delle Zanne Insanguinate. Solo Fredrick, il taciturno ranger Von Wolven, sembrava velatamente in spirito, meno ombroso del solito scandiva i passi
Overture (L’inizio della Fine)
L’ombra dell’uomo si stagliava crudele sul muro costruito in pietra a secco, sovrastando con mole ingigantita gli occhi sgranati e lucidi dell’elfa che contro quella stessa parete inospitale annaspava ferendosi le dita affusolate alla ricerca di un inesistente pertugio. Da una cesta di vimini poggiata