Caro Diario

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Caro Diario,

oggi sono finalmente arrivata. Il viaggio è stato lungo, ne ho viste tante di stramberie, di brutte persone, ma Nebin ho visto davvero la morte in faccia.
Matti, zombie, matti zombie, e poi gli imperiali, tanti imperiali, per fortuna il mi babbo mi ha insegnato ad avere sempre la spada in una mano e nell’altra la siringa. Che i morti che ho visto in un giorno non li avevo veduti in tutta la mia vita.
E poi quando la bruttezza è arrivata al culmine, al tramonto del sole, un tipo mi si avvicina e mi dice:

  • ciao, chi sei?
    Ed io a fil di voce:
    -Hilde
    E lui che forse per l’età avanzata non mi ha sentito mi ha detto:
    -non ho capito, Gilde?
    Ed io alzando un po la voce affinchè sentisse ho detto:
    -no Hilde, e tu chi sei
    E lui: io sono Istrice, il più irresistibile tra le fiere
    In quel momento mi son ricordata dove l’avevo già visto…quella sera alla cena alla taverna, quando ti dissi che c’era uno che faceva lo spavaldo, che lo chiamavo “il più” perché diceva di essere il più simpatico, il più bello, il più bravo…e che poi si è fatto fregare i tre spiccioli che aveva in tasca da Nilde col gioco dell’anello.
    Vedendomi in silenzio che pensavo mi ha detto:
    -Senti ma perché non vieni con noi al crepuscolo, la spada la tieni bene in mano, e poi una mezza guaritrice ci farebbe anche comodo.
    Nessuno mi aveva mai chiesto di far parte di qualcosa, qualsiasi cosa. Mio padre prima di morire si è occupato di ogni mia esigenza materiale ma non si è mai occupato della mia compagnia. Morto lui mi hanno affidato ad una famiglia affinchè facessi da balia alla loro figlioletta viziata. E poi finalmente un giorno ho incontrato Chiyome e sono scappata con lei. A lei voglio davvero bene.
    Non sentendo risposta mi ripete la domanda
    Ed io senza pensarci 2 volte gli dico:
    -Ok, ma cosa fate al crepuscolo?
    E lui – ammazziamo imperiali, e poi ammazziamo imperiali, e quando ci avanzano 2 minuti ammazziamo altri imperiali
    Ed io: ah bene, e devo uccidere qualcuno?
    E lui, per ora no, ma potrebbe rendersi necessario. Mi dicono che sei anche un’apprendista curatrice…è vero?
    Ed io: si, ho salvato diverse vite ad oggi, ero nel posto giusto al momento giusto.
    Caro Diario, per farla breve son stati 2 giorni intensi, spaventosi, ho rischiato di morire tante volte. Ma Istrice alla fine è stato l’unico che mi è stato davvero vicino, che mi faceva una riga per tracciare il percorso giusto dinnanzi a me, (mi ha fatto anche morire un paio di volte ma capita ) che mi suggeriva le mosse da fare, che mi ha salvato dal mostro nel pozzo. Insomma, se c’è qualcuno nella scacchiera a cui mi sento di dover qualcosa, quello è lui, lui e il suo branco mi hanno fatto sentire a casa…anche se a dire il vero non sò esattamente cosa sia una casa.
    Tra l’altro assomiglia un pò anche al mi babbo, bassino, un pò tarchiato, solo i capelli son diversi, i suoi son tutti ritti e spettinati che pare appunto un’istrice. Sarà per questa somiglianza che quando c’è lui mi sento più sicura
    Ci sentiamo presto
    Ciao diario
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