Quella stessa sera, Cècile riprese nuovamente il cofanetto che le era stato consegnato, ne estrasse il contenuto e tenendolo tra le mani, cominciò a salmodiare a bassa voce.
Si interruppe quando le sembrò di percepire un’altra presenza nella stanza. Voltandosi lentamente, come se non volesse concretizzare la sua sensazione, vide Morgan che la guardava interdetto:
“Non ci credo, per tutto questo tempo ha sempre avuto ragione Luc: non potevamo fidarci di te… cosa stai architettando? C’entra qualcosa il tuo incontro con Artemise?”
“Sì, ma non è come sembra, dammi solo un attimo per spiegare…”
Morgan, preso dall’agitazione le strattonò il braccio:
“Comincia con lo spiegarmi cosa hai in mano…”
La mano della donna allentò la presa, lasciando penzolare dalla catena un simbolo rappresentante una spada sospesa su una via.
Messa alle strette, Cècile si sedette guardando Morgan:
“Ti conviene metterti comodo, ho una storia vecchia 1000 anni da raccontarti…”