Un piccolo omaggio ai meravigliosi alfieri (e simpatizzanti) di Alemar 😀 Le ultime braci stavano ormai assopendosi al freddo abbraccio della notte di fine inverno in quell’angolo di terra alemarita, dove il riverbero stesso delle poche stelle indugiava tremando sull’ultima neve della stagione. Attorno
Categoria: Contee d’Oriente
Incontri
In una mattinata densa di foschia e nebbia come quella non c’era modo di capire se il sole fosse sorto da qualche parte, o se il mondo si fosse ormai rassegnato a vivere in una sorta di limbo grigiastro in cui a malapena si distinguevano
Frammenti perduti – La prima carovana
– Su svegliati pelandrone, il sole è già sorto da diverse ore! – Dai lasciami riposare qualche altro giro di clessidra… – Non chiederlo nemmeno per scherzo, hai dormito anche troppo! – La fai semplice te, non dormi mica con quell’essere che russa come un
First Contact I e II
I “E così, eccoci a un’altra sfrenata e tediosa festa di matrimonio”… così pensava Velik Baba Ullian Goska mentre si aggirava fra i falò accesi intorno ai grandi vagon della sua grande enkureja, fra un saluto e l’altro ai numerosi parenti e fra un bicchiere
First contact III e IV
III Erano già passati più di cinque mesi da quella festa di matrimonio giù a Corcovlad e ancora Ullian seguiva passo passo la sua preda, braccandola pazientemente al fine di esasperarne le difese, che erano quanto più variegate possibile. A volte Katrinalea si chiudeva in
In morte di RR – Anonimo
Saluska – Osteria del Paguro Rosso Immaginate per un attimo la mia espressione nel sentire questa breve ballata da me scritta qualche mese addietro, fischiettata da un gaglioffo in questa specie di bettola nei pressi di Saracca… Fu così che quel dì quella dama svanì, ma
Coming back home
(Piccolo parto scritto di getto, che il Frank mi perdoni se ho abusato di Ullian! XD) (Ivan rulez forevaendèva) La notte ormai era profonda e solo una timida falce di luna rossastra ormai calante tentava inutilmente di rischiararne il buio impenetrabile. Ullian Goska sedeva nella soba del
Ancora oscurità
Il sangue scorreva dai piccoli fori sul collo di Alfred, i nosferatu avevano succhiato la linfa vitale che albergava in quel corpo ormai senza vita, il viaggio all’interno della spirale delle anime ricominciava: il traguardo delle ali nere attendeva sul fondo del vortice, mentre tutti
La baba, la sera e l’amore
Baba Il cielo grigio, ormai, fa da sfondo a tutte le giornate, che proseguono lente, una dopo l’altra. La bella stagione non sembra voler arrivare. Malusha è contenta di essere tornata con la sua carovana, da sua madre e Baba Josipina. Finalmente ha rivisto anche
Lettere perdute V
Giorno Ottavo della Luna degli Elementi Innanzi ai miei occhi giaci sepolta e alcuno per questo prova vergogna. grigia lapide che sol ti ascolta; in cambio ottenesti soltanto la gogna. La verità era il tuo solo motto ma ancora la celano irti scranni. Al fin