Non lo avrebbe dovuto fare. Era stato avventato, sapeva bene quanto questo potesse essere pericoloso, ma l’aveva fatto lo stesso. E’ che la noia lo opprimeva, e non c’è niente di peggio di una mente annoiata per farsi venire qualche cattiva idea. Tipo quella di
Categoria: Racconti vari
Decisioni
Dic 08, 2009 Attorno al fuoco ormai spento vi era solo lui, inginocchiato su un tappeto a motivi geometrici bianchi e neri, col suo simbolo sacro poggiato innanzi e stecche di incenso dall’odore pungente che emanavo i loro fumi. ——————————— Davanti a lui solo la
Gli incubi del Colonnello
La platea ormai era in fermento: tutti aspettavano l’inizio della competizione; alcuni sperando di aver puntato sul “cavallo vincente”, altri semplicemente immaginandosi, con sguardo sognante, cosa sarebbe accaduto… Finalmente il suono di un gong risuonò in tutto l’ampio spazio e tra gli spettatori calò un
Mare
“Non è colpa tua…Mettitelo in testa… GUARDAMI CORCORAN!!!” Nemmeno le parole della giovane sestra gli avevano minimamente fatto cambiare idea. Ed ora stava guardando il mare che veniva inghiottito dalle tenebre, dalla cima di uno scoglio. Fino ad un istante prima era in una
Addio
Era stata una lunga giornata. L’aria Sathoriana sembrava essersi loro appiccicata. Pareva che avessero difficoltà ad allontanarsi da quella untuosa melma fatta di maschere e pizzi, vestiti eleganti e pensieri diabolici. Troppe cose erano accadute. E troppo gravi. Era tornato su questo mondo il RE
Odio
“Perfetto.” pensò con freddezza il giovane Nobile. Sollevò lievemente la maschera dorata che nascondeva la parte superiore del viso e si stropicciò gli occhi stanchi. Sorrise, seppure non con convinzione. Il rapporto, stilato con rapida efficacia, faceva bella mostra di se, adagiato su di un
Tramonto
Il sole era quasi calato all’orizzonte, tre ombre si stagliavano ormai lunghissime verso il levante. Era stata una giornata dura, sia dal punto di vista fisico che mentale. Erano stati salutati al momento del congedo, da un manipolo di alemariti. Come sembravano falsi alcuni di
La Strana Coppia
Erano alcune ore che camminava a passo sostenuto ed era ormai prossima a crollare. Un pò per la stanchezza e un pò per colpa della sua amica. Un rumore la fece sobbalzare. Come un tonfo a metà tra un rumore sordo e secco e un
La Città del Sapere
Ludovico aprì gli occhi con fatica, colpito da forti raggi di sole che penetravano attraverso il vetro lucido e leggero. Il cinguettare degli uccellini risuonava come un continuo fastidioso ticchettio nella mente meccanica del giovane stregone. Contrariato, il nobile Sathòriano si alzò su se stesso,
Salotti Sathòriani
Nella ricca sala di palazzo, Ludovico emise uno sgarbato sbadiglio, pur coprendosi le labbra con la mano destra, come si addice ad un uomo di nobili origini. Seduto sull’ampia poltrona dalle rifiniture in legno lavorato, il giovane Malinverni scorse lo sguardo lungo il tavolo imbandito