“Il prossimo giro lo offre Marzio!” Gustav urlava così forte che nella bettola, per un attimo, calò un religioso silenzio. “E sia” rispose il giovane divertito, mentre la folla presente riprendeva a far rumore, chiassosa e soddisfatta… Marzio avrebbe fatto di tutto pur di rendere
Categoria: Sette anni dopo – la fine
Ognuno sceglie le proprie battaglie
Il vento ululava rabbioso tra gli alberi di Corcovlad, carico di neve ghiacciata e tagliente. La bianca coltre si alzava nell’aria in ampie volute, sospinta dalla tormenta, schiaffeggiando il viso già pallido del viandante, avvolto in un pesante mantello di lana scura. I suoi occhi
Epilogo
“Credevi forse che ci fossimo dimenticati di te, Umano?” La creatura, avvolta dall’oscurità più nera, era seduta ai piedi del letto, e i suoi occhi più rossi della brace erano fissi su quelli del vecchio nobile, ormai costretto al riposo da qualche giorno. La camera
Senza Nome
La pioggia incessante permette a malapena di sentire il bussare insistente nella notte. Dopo qualche minuto, una guardia apre il pesante portone. Una figura imponente, ammantata di nero, fa il suo ingresso nel freddo androne, seguita da una seconda persona con un fagotto in braccio.
Pensieri sulla scogliera
Il sole aveva già oltrepassato da alcune ore il suo zenit e lentamente andava scomparendo al di là del mare, le ombre della sera serpeggiavano lungo i pendii che circondavano la laguna. Un tramonto da togliere il fiato, tranne che per un triste particolare: un
della Magnolia e il Garofano
Romelia e Gustav si avvicinano a me e l’ex piratessa, ormai Console veterana della repubblica di Saluska, sempre in forma smagliante, mi abbraccia come una vecchia amica: “E’ un un piacere rivederti Gabriel, sono contenta che stai bene” “Anche per me è un piacere, nonostante
Nata con la camicia
L’anziano djed Berislav Goska tornava quella sera da un breve viaggio per andare a trovare certi suoi nipoti al krozan di Senjakov, quindici miglia più a est, ed era stanco morto. Rimpiangeva la decisione di percorrere le ultime tre miglia a piedi, lungo uno dei
WHAT IF….
Il frontespizio del libro di Bramante Valibona aveva lasciato tutti a bocca aperta, gli occhi spalancati per lo stupore e i cuori stretti una morsa feroce che si faceva sempre più insostenibile, soprattutto per i figli della Mano del Fato. Sette anni! Sette anni di
Tutto ha una fine … ?
“Ma insomma!” La voce infantile risuonava spazientita nei cupi corridoi dell’Orirocca. “Sir Lucius Tebaldo Oricalchi! Il mio augusto genitore vi ha appena nominato mio precettore, e alla prima domanda che vi rivolgo vi rifiutate di rispondere !?” Il nobile armato, a fianco del bambino, emise
La fine
I due uomini si fondevano nelle ombre, come le immani battaglie gli avevano insegnato, spostarsi di albero in albero evitando i raggi di sole, muoversi come fruscii di vento sulle foglie per cogliere le prede ignare; dietro di loro, avanzavando come tori sui vetri, tre