Finalmente. Finalmente poteva realizzare uno dei suoi sogni più arditi. Il sole di Kamhun lo coccolava dolcemente, certo gli mancavano i prati verdi di Gardan, ma là non era così caldo.
La cosa che lo disturbava di più, era che doveva ringraziare lord Yashir per quella vacanza.
A Khamun, volontariamente o no, dietro a quelle due sconsiderate e sciagurate, c’era mezza dozzina di sentinelle arcane, quindi non potevano fare niente di assurdo, niente di allucinato e niente di folle. Potevano solo studiare come i topi di biblioteca.
Al pensiero della faccia frustrata di Hildegard sul libro “Noiose e lente tesi sulla magia di base”, Aiden Kerr si distese sulla poltroncina dello splendido terrazzo.
-..Mezza dozzina di sentinelle…-
Il pensiero avrebbe dovuto rassicurarlo, ma un sentore in fondo al suo stomaco non lo faceva dormire. Era il suo superpotere da cavaliere, quello di percepire i disastri.
Poche ore prima, il neo Lord Yashir Jared ibn Gajil Dalmasca, continuava a spostare una rosa su un vassoio d’argento, parlando da solo, nervoso.
-Che succede, “Lord”?- Nicolas spuntò dalla porta della cucina sgranocchiando qualcosa che doveva essere un dolce Athariano, ad una prima analisi, a base di sabbia.
-Mi sembrate nervoso…-
-Si, si! Raramente sono stato così nervoso…stupida fiala..-
-Posso rimetterla a posto se ne troviamo una simile..o possiamo metterci qualcos’altro..un orologino, un diamante, un biglietto buffo..-
-Cosa? No! Devo solo dire a Hildegard che deve prendere la licenza per lanciare incantesimi ad Athar…-
-Ah..- Nicolas si fece serissimo -Auguri…Potete allontanarla dal libro?-
-Ci dorme sopra..-
-Siete più veloce di un teletrasporto?-
-no.-
-Ci sono oggetti contundenti che può lanciarvi, nella vostra camera?-
-Molti, pesanti e pacchiani..siamo ad Athar!-
-Siete morto. Piacere di avervi conosciuto.-
Yashir assunse la sua solita spocchiosa espressione, agitando una forchetta.
-Nessun mago può spaventarmi, mastro Nicolas, tsk!-
-YASHIR!!?-
La forchetta volò dalle mani del Lord, che nascose terrorizzato il vassoio, quando Hildegard entrò urlando in cucina.
-..Mia..Splendida rosa del deserto…tutto bene?-
-Si, è solo…Aspetta un momento..- Lo sguardo della maga gli perforò un polmone -Cosa stai escogitando?-
Nicolas si dileguò come una lurida ombra, salutando Yashir a bassa voce
-…Baderò io al vostro laboratorio…-
L’Athariano guardò il cerusico malissimo, poi riprese le redini della situazione, assumendo il suo solito intollerabile splendore
-No, mia signora, è solo bello vedervi di prima mattina..-
-Mm..si..certo…- Lo fissò un attimo,poi si rimise a cercare in giro -Dove sta herr Kochen? Il cuoco pluripremiato che ho portato da Thersa e che ti costa un occhio della testa?-
-Mi costa?-
-Si lui…dov’è?-
-Doveva comprare degli ingredienti e ha preso la giornata libera..Vieni, Aiden e Kaireen ci aspettano per la colazione!-
In sala da pranzo, Kaireen cercava di capire cosa fosse quello che aveva nel piatto mentre Aiden la biasimava.
-Lady! Non si gioca col cibo!-
-Lo so! Ma cos’è? E chi ha cucinato se il cuoco Thersiano non c’è?-
-Io, mia signora.- una voce che provocava gli stessi brividi di una risata di bimba nel cuore della notte, gelò Kaireen, che si voltò terrorizzata, trovandosi davanti l’imbalsamatore.
-Ah!ehm…bello..-
Aiden le lanciò uno sguardo preoccupato e lei allontanò la roba che aveva nel piatto.
Hildegard e Yashir si unirono a loro, seguiti da Nicolas
-Buon giorno ospiti!- Yashir ruppe l’imbarazzo, porgendo la sedia a Hildegard
-Quanta galanteria…- Kaireen lo guardò storto -Che avete in mente?-
-Ah, siete proprio sospettose voi maghe..Nulla, sono solo felice di avervi qui!-
-Si. Certo.- Kaireen si riempì la bocca con la cosa che aveva nel piatto per evitare di dire altro.
Nicolas fissava l’imbalsamatore, che lo ricambiava con la faccia di un serial killer
-Ma…vi lavate le mani dopo che avete imbalsamato, prima di preparare da mangiare?-
-Mio stimato cerusico- la sua voce suonava come i rumori di assestamento del legno di una bara -Sprecare l’acqua è un reato ad Athar!-
-Alè!- Kaireen si alzò in piedi sputando contemporaneamente quello che aveva in bocca – Si doveva studiare noi, no?-
Gli uccellini. Gli uccellini di Khamun, probabilmente erano mummie di cormorani, ma deliziavano le orecchie in vacanza di sir Aiden.
Ogni tanto apriva un occhi e vedeva le sentinelle arcane che sgambettavano nel cortile.
-..Mezza dozzina..- un sorriso ebete si formò sul suo volto e per un istante, gli sembrò di sentire il digrignare dei denti di Hildegard, ma forse era solo il cigolio della sua soffice poltroncina.
-Stiamo andando solo a studiare!- Kaireen guardava la sentinella cercando di non perdere di vista Hildegard, terrorizzata
-Si lo so Lady, era solo per ricordarvi di non usare la magia in modo sconsiderato e..-
-Ascolta zuccherino..- Hildegard lo puntò col dito – Non provare a farmi gli occhi dolci con quello sguardo scuro ed esotico, sono assolutamente immune al fascino maschile. A proposito, a chi ho appena mentito?-
-Rashan- la sentinella sorrise e accennò un inchino.
-Si, bello. LORD Yashir ci ha invitate e sappiamo come comportarci, quindi, buona giornata!-
-È solo un controllo, lady, avete qualcosa da nascondere?-
Kaireen percepì lo sguardo che l’amica assume poco prima di esplodere, quando trovò il modo di liberarsi della sentinella
-Uh c’è Shalimar! Ciao Shalimar!-
Il povero mago era arrivato alla biblioteca indisturbato fino a quel momento, si bloccò e, vedendo la sentinella, alzò gli occhi al cielo
-Ah, sir Shalimar!- La sentinella si voltò verso di lui e le due streghe ne approfittarono per sgattaiolare nella biblioteca. Kaireen chiuse la porta mentre la sentinella chiedeva i documenti del povero Shalimar.
-Mamma mia, quante ce ne sono?-
-Dodicimila, credo! Che palle…Vorrei sapere dov’è Yashir..Insegnami a capire cosa è magico e cosa no, va, io ti insegno a lanciare incantesimi di terzo cerchio appena le sentinelle si azzardano a rifermarmi!-
-Dai, siamo solo come due agnelli in un branco di lupi, ma va presa con filosofi…hai ragione, che palle. E poi ho fame, non ho mangiato niente stamani!-
-Andiamo in cucina a cercare qualcosa che non è stato imbalsamato!-
Nicolas e Yashir catalogavano tutte le vecchie cianfrusaglie alchemiche che erano nel nuovo laboratorio del Lord.
-Bello questo!-Nicolas fissava un alambicco -Posso tenerlo dopo che Hildegard vi avrà incenerito?-
-Si…ma che dici! Non mi incenerirà! Al massimo farà una scenata alla Hildegard e poi le farò un sorriso, lei mi guarderá, io annullerò l’incantesimo mortale che cercherà di lanciarmi, allora mi tirerà il libro e finirà lì…-
-Storia vera, eh?-
-Si.-
-Un modo c’è! Perchè non le cercate una pergamena di quarto cerchio tra la roba sequestrata delle sentinelle arcane? Gliela regalate e ci scrivete sopra “Benvenuta a Kamhun, devi prendere la patente”-
-Perchè me la lancerebbe contro!- Yashir dette una gomitata ad una bottiglia che si frantumò a terra, ma il rumore dei pezzi di vetro attirò l’attenzione dei due avventurieri, che notarono una grata sotto al tavolo.
-Cosa c’è qua sotto?- Nicolas si sistemò gli occhiali avvicinando una lampada alla grata.
-Sembra un tunnel segreto! Bene!- Yashir si illuminò di epicità – Un enigma è quello che mi ci voleva…ecco il piano Nic: ora scendiamo, lo risolviamo, poi ci porto Hildegard, Kaireen e Sir Sbaciucchione, fingendo di non averlo mai visto, appena loro cominciano a ragionare gli do la soluzione, fingendo di esserci appena arrivato!-
-Storia vera eh?- Nic alzò un sopracciglio
-Si.- Ridendo, Yashir scostò il tavolo e aprì la grata.
Il metallo sembrava antico. Il tunnel scendeva dritto, stretto per un metro e finiva in quella che sembrava una piccola stanza rettangolare.
-Datemi la vostra corda, sir!-
-Lord!-
-Quello che è!-
Yashir porse la corda al cerusico
-Nic, questa corda già una volta ha cercato di uccidermi, occhio!-
-mmm…- Nicolas esitò – Un Athariano e un Thersiano si guardano perplessi dicendo “Occhio”…La vedo solo io l’ironia?-
-Sei sempre divertente, Nic..ma io sono anche sempre sotto effetto di droghe…-
-Bello, lego la corda…-
Assicurò la corda e scesero nel tunnel.
La brezza. La brezza di Khamun rinfrescava Aiden quel tanto che bastava per non fargli avere troppo caldo.
Cominciava a capire perchè le mummie Dalmasca vivevano là, era un ottimo posto per passare il pensionamento.
Aveva della birra Gardanita, dei datteri, il sole, la poltrona e… Quel dannato prurito in fondo allo stomaco. Erano le undici e mezza e non c’era stata nessuna esplosione, nessuna scena isterica, nessun teatrino osè e nessun incidente diplomatico. Lui lo sapeva cos’era: era la quiete prima della tempesta.
Cercò di concentrarsi sulla respirazione, come gli aveva insegnato Nicolas e ripetè il mantra che usava per mantenere il controllo con le due sciagurate:
“Sei un cavaliere, va tutto bene. Il tuo
Cavallo è carino e non sembra Beccobunzen, il verde è bello, gli orsi sono carini”
Finalmente, riuscì ad appisolarsi.
-Scheiße, ci siamo perse!-
Hildegard e Kaireen gironzolavano ormai da diversi minuti.
-Ma chi le fa queste quasbe?- la Gardanita era intenta a tracciare una mappa
Hildegard si guardava intorno, concentrata
-Karim!-
-Vuoi dire sua grazia il Rahis!- e dette una librata sulla testa della Thersiana.
-Ehi! Siamo solo io e te…-Lo sguardo di Hildegard si fece piatto – ..e due sentinelle arcane.-
-Lady!- Le due sentinelle si avvicinarono, sghignazzando tra di loro.
Hildegard notò subito che le guardavano come due obesi a dieta guardano uno Strüdel.
-Cosa ci fanno due maghe sole nei corridoi?-
Hildegard prese parola
-Per il poter…- ma l’amica la interruppe con una culata tanto forte da farle perdere l’equilibrio
-..Cercavamo la cucina!- il sorriso a quindicimila denti di Kaireen, fece sorridere la sentinella che sembrava di grado inferiore.
– è laggiù, in fondo a destra. Non è un problema se ci seguite e facciamo una chiacchierata, vero?-
Kaireen sentì chiaramente il cervello dell’amica che stava proponendo quale incantesimo lanciare, presa dal panico, cercò una via di fuga, quando la luce la illuminò. Dalla finestra, stupidamente chiusa con una tendina scì scì, vide Shalimar, che cercava un posto a sedere in cortile, senza sentinelle.
Kaireen guardò le sentinelle e poi il povero sir
-Cosa legge Shalimar? Non è uno di quei libri che LORD Yashir ci ha detto di non toccare, Hildy?- dette una gomitata a Hildegard che guardava le sentinelle talmente male da potere essere reclusa due mesi, assolutamente alienata nella sua fantasia
-….si..tutto il corridoio odorerebbe di arrosto.-
Le due sentinelle si diressero verso il povero Shalimar per chiedergli i documenti, dando il tempo a Hildegard e Kaireen di dileguarsi. Corsero verso quella che sembrava una zona in fase di ristrutturazione.
-Ci guardavano come un obeso a dieta guarderebbe un Haggies!-
-Che schifo K! Dove siamo finite?- uno scricchiolio sinitro, proveniente dal pavimento, fece bloccare le due maghe che capirono subito la tragedia.
Il pavimento si sfondò, Hildegard cadde rovinosamente in una specie di pozzo. Kaireen riuscì a trattenersi ad un’asse di legno, ma si spezzò anch’essa, facendola atterrare sull’amica, che sembrava senza vita.
-No,no Hildegard!- scuotendola, si accorse che la caduta doveva averle rotto l’osso del collo.
Kaireen iniziò a tremare.
Uno. Freddo. Un posto familiare.
Due. Una voce profonda e antica le fece aprire gli occhi.
Tre. Era la voce familiare e calda della sua madre patria.
Quattro. “Hildegard, figlia mia, quando ti sveglierai..”
Cinque. “..evita di esordire con una delle tue frasi del cavol..”
-Merda!- Hildegard ricominciò a respirare improvvisamente, facendo sussultare Kaireen – Spero che non ci fosse un tappeto qui sotto o dovrò passare la giornata a scrostare via il mio cervello!-
-H!- Kaireen la sollevò da terra strizzandola – Mi hai fatto prendere un colpo!-
-Ahi!Sono una Thersiana purosangue, ma per oggi, basta morire…dove siamo?-
Le due amiche si guardarono intorno. La stanza era stranissima, Hildegard generò fuoco dalle mani per illuminarla.
C’erano delle finestre, ma erano murate. Le due amiche erano sedute in quello che, ad una prima vista magica, sembrava un circolo rituale, scavato nella pietra e finemente decorato da mosaici misteriosi.
-Che fico!- Hildegard si mise in piedi a fatica, sanguinava, ma l’emozione dell’avventura la distraeva.
-È un enigma! Ecco cosa faremo. Risolviamo l’enigma con calma, poi chiamiamo Yashir, Aiden, Nicolas e Shalimar e fingiamo di trovare questa stanza per la prima volta. Mentre loro si scervellano, noi facciamo finta di capire tutto subito, come se fosse ovvio!-
-Hildegard..- Kaireen la guardò male -Solo uno schifoso lo farebbe!-
-Ah!- Yashir si strofinò l’orecchio destro – Mi fischia un orecchio!-
-Tutto bene?Forse c’è entrato uno scarafaggio!-
Appena appoggiarono i piedi a terra, la lampada illuminò quella che sembrava un’antica sala comando. Le pareti erano coperte da geroglifici.
-Questa stanza deve esserci da parecchio tempo…forse con i lavori di ricostruzione è saltata fuori, guarda, ci sono delle leve!- L’athariano si avvicinò a tre leve, sotto ognuna di esse c’era un simbolo: un cerchio, una goccia e un ibis dalla faccia rilassata.
-Mm…- Nicolas prese il suo libro e cercò dei vecchi appunti -Sono sicuro che sui geroglifici del muro ci siano le istruzioni…-
-Si ma ci vorrà una vita per decifrarli!- Yashir iniziò a guardarli, alienandosi.
Le nuvolette. Le nuvolette di Khamun allietavano la fantasia di sir Aiden: un gattino, uno scudo, un’esplosione atomica…
Non era possibile che un povero cavaliere non si potesse riposare in pace! Per gli Astri, andava tutto bene!
Con la coda nell’occhio notò Shalimar vicino alle aiuole, sembrava un pò losco, ma alla fine era nei territori della sua famiglia e suo cugino era il Lord di queste terre, doveva essere un’impressione.
Alzò la birra in direzione del mago, con un sorrisone
-Buongiorno sir Shalimar! Che fate da solo tra le palme?-
Shalimar si voltò di scatto, chiaramente sperava di aver trovato un angolo di pace. Stirò un sorriso e salutò il cavaliere con la mano, quando venne notato da una sentinella che aveva appena cominciato il suo turno.
-Scusate Sir,- la sentinella gli si avvicinò -Posso vedere i vostri documenti?-
-Cazzo K!- Hildegard si guardava intorno, mentre cercava di bendarsi le ferite.
-Parla bene!- Kaireen era vicina all’attacco di nervi
-Se parli male poi anche io parlo male e mia madre mi rimprovera!-
-Ho capito ma non possiamo uscire!-
-Cosa?!?- La gardanita si guardò intorno -..merda…-
-Ah! E mammina?manteniamo la calma..pensa…decodifichiamo i geroglifici!-
-Si! Sono un genio della codifica!- Kaireen prese il suo libro e iniziò a scrivere e copiare disegnini antichi.
-Hildegard… Ho trovato la parola “incantesimo” e “calore”, ma anche “acqua”..-
Hildegard mise le mani sporche di sangue sui fianchi.
-Certo K! Siamo a Khamun, vicino a circoli arcani e sigilli della magia, io lancio un incanto di fuoco e tu uno d’acqua e sblocchiamo tutto!-
-Va bene!- si guardarono e formularono gli incantesimi.
La stanza fu illuminata dalle fiamme che, appena incontrarono il dardo di ghiaccio di Kaireen, si trasformarono in una nuvolo di vapore in pieno stile “Terme eleganti”.
Le due maghe rimasero ferme per un secondo, in attesa di qualcosa, qualcosa che, in effetti, accadde.
Un rumore di meccanismi sbloccati, provenienti da ogni angolo del circolo rituale le allarmò.
-Cosa sta succedendo?- Kaireen cercò di capire, ma fu distratta dall’amica che, per lo sforzo, si accasciò a terra, sanguinando.
-Hildegard resisti, ti porterò fuori da qui!- La gardanita si inginocchiò per soccorrerla quando un getto d’acqua, preceduto da un rumore simile ad una diga che si rompe, le travolse, sbattendole sul bordo opposto della vasca di pietra.
-Lord Yashir!!!- Nicolas chiuse il suo libretto, stizzito -Perchè avete tirato la seconda leva?a caso?-
-No, figurati! Ho seguito un accurato ragionamento che non ti spiego perchè troppo complesso..va bene, l’ho fatto a caso!-
Nicolas gli fece cenno di fare silenzio
-Ascoltate..Non è rumore di…acqua?-
-Sembra di si…certo è piuttosto insolito! Le altre due leve?-
Nicolas cercò di tirarle, senza successo
-Bloccate. Usciamo di qui e seguiamo il rumore, cerchiamo di capire cosa abbiamo combinato!-
Il sole. Il sole di Khamun accarezzava gentilmente il volto del cavaliere, intento a rilassarsi.
Finalmente aveva accettato la realtà: lui oggi non serviva, era in ferie. La mezza dozzina di sentinelle arcane stava facendo il lavoro che ogni giorno dell’anno spettava a lui e l’unica cosa che avrebbe dovuto sopportare sarebbero state le lamentele di lady Hildegard per il troppo studio.
Era tutto perfetto.
Gli uccellini cantavano, lo scrosciare sopito d’acqua lo cullava e Kaireen gridava aiuto. Tutto perfett…
-KAIREEN!-
Aiden balzò in piedi. Finalmente un pò d’azione! Per gli astri, non c’era niente di bello nel relax, salvare quelle due tragedie, questa era la sua vocazione! Questo lo faceva stare bene! Il vento gli mosse l’abito come solo il vento sa fare, come agli eroi! Due secondi di posa plastica e via, al salvataggio!
L’acqua era a metà stanza e non accennava a smettere di salire.
Kaireen nuotava aiutando l’amica che continuava a perdere sangue, tingendo tutto di rosso.
-Che cavolo abbiamo fatto?-
-Ho paura di saperlo..-Hildegard tossì sangue – Abbiamo attivato una trappola magica, senza contare il fatto che tra le mie e le tue mani, c’era anche il mio sangue…questo deve aver aumentato la potenza magica della faccenda ed ecco il risultato!-
-Mi stai dicendo che siamo così pessime da riuscire ad ALLAGARE IL DESERTO?-
-Sí..e adesso siamo maghe del sangue!- a queste parole Hildegard guardò l’amica seria
-Stai scherzando?- per un attimo Kaireen pensò che l’idea di affogare non era poi così male.
-Certo che sto scherzando!- La thersiana rise a fatica.
-Sei proprio cretina! E io che ti ascolto…se l’acqua sale ancora un pò, posso spingerti fino al bordo, così torniamo al piano di sopra!-
-Mi gira la testa, K…posso provare a teletrasportarmi ma non so se ci riesco..-
Un veloce rumore di passi fece loro alzare gli sguardi, dal buco sulla volta di legno, si affacciò Aiden.
-Cosa avete combinato?-
-Tirateci fuori!- Kaireen era sollevata e infastidita dalle parole del sir – Hildegard è ferita!-
-Cerco una corda!- Aiden si scapicollò nel corridoio. -Ecco cosa succede se ti prendi un giorno di vacanza, quelle muoiono affogate ad Athar! Come lo racconto alla Duchessa?-
Svoltò l’angolo e si schiantò contro Nicolas e Yashir.
-Sir!- Yashir lo placcò – Che succede?-
Kaireen riuscì a spingere Hildegard fino al bordo, la maga raccolse tutte le forze rimanenti e si tirò su, poi allungò il braccio all’amica. Finalmente erano in salvo, in una pozza di acqua e sangue, ma in salvo.
-Sono tutta bagnata…-Hildegard era abbastanza forte da lamentarsi, stava bene – Odio essere tutta bagnata!-
Kaireen cominciò a sbaciucchiare l’amica, felice.
Questa scena paralizzò i tre avventurieri, che assistettero compiaciuti alcuni secondi. Poi il cervello riprese il suo posto nella catena del ragionamento e Nicolas si butto su Hildegard non appena vide le ferite.
-Lord Yashir..- Kaireen lasciò l’amica tra le braccia di Yashir che fu bombardata di cure, in pochi secondi stava meglio di quando si era alzata quella mattina -Possiamo spiegare!-
-Cosa è successo? Hildegard perchè eri coperta del tuo sangue?-
-Perchè, mio signore,- la maga esitò – Abbiamo trovato un tomo oscuro e adesso siamo maghe del sangue!-
In quel momento, in tutta Khamun, le sentinelle arcane sentirono, seppur per un secondo, la stessa sensazione che provano i lupi di fronte alle bambine con i cappucci rossi.
-STAI SCHERZANDO!?!- Yashir la fissò disperato.
-Si, sono solo morta nel corridoio…-
-Ah, oddei meno male…COME MORTA NEL CORRIDOIO?-
Hildegard rise e lanciò un’occhiata a Kaireen, che, nonostante la stesse guardando malissimo, era nuovamente perfettamente pettinata e con le trecce lucenti
-Ma come fai? Sei una strega vera tu!-
-Lo stile è stile…comunque, abbiamo trovato una camera segreta e a causa del nostro smisurato potere, forse l’unione di due maghe splendenti, l’incanto giusto, l’assenza del sigillo di Khamun o vattelappesca, la trappola magica si è attivata e abbiamo creato l’acqua ad Athar.-
-Siamo eroine..- Hildegard strizzò la gonna -Un blasone e un ringraziamento ufficiale e siamo pari. Prego.-
Nicolas osservava l’architettura perplesso.
-Lord…questa è una piscina termale! E noi l’abbiamo riempita tirando la leva con la goccia!-
-No, bello- Hildegard lo guardò male – è stata la magia!-
-No, è stata la leva!-
-Fermi,fermi..- Yashir si levò il cappello -Ho le terme a Khamun?-
-Pare di si, sir..ehm, lord!- Nicolas si grattò la testa
-Fantastico…Hildegard, mia rosa!- Yashir prese le mani della lady -Mi hai fatto prendere un colpo, ma stai bene, ti regalo le terme!-
-io odio l’acqua.-La maga lo guardò sospettosa
-..e ti amo e sei bellissima…-
-ahi..-Kaireen aveva già capito e si allontanò dai due, facendo cenno ad Aiden e Nicolas di seguirla
-..E sono l’athariano più fortunato del mondo ad averti accanto e…devi prendere la patente!-
Le parole “cosa” e “stai scherzando”, incorniciate da potenti incanti annullati e urla isteriche, risuonarono per tutta Khamun. Il grande abuso di magia di Hildegard contro Yashir, terrorizzò le sentinelle arcane tanto da lasciarla in pace tutta la settimana. Si concentrarono,invece, su Shalimar.
L’iscrizione sulle terme recita: “benvenuti in un incanto di acqua calda e relax” e le tre leve riempiono la vasca, producono bolle e scaldano l’acqua.
Aiden non prenderà mai più un giorno libero.