“Nessun esponente dell’alta corte, Vjodlav, solo Lady Kaireen e Sir Fionghall…” disse sottovoce Abigaille, mutando il suo sorriso di gioia in una smorfia di pallida felicità. Il viaggio per il crocevia di Al-Ain nel Feudo di Shemes era stato lungo e faticoso, il vento caldo che
Categoria: Ducati del Sud
La lepre e il Cavaliere
Non riusciva a capire come facesse ad allenarsi con quello che le sembrava poco più che uno stecchino: un giorno avrebbe ereditato l’artiglio del Frenhin e forse allora sarebbe riuscita a combattere come si deve, ma per adesso… “Avanti, su, parata alta” Nathan sembrava invece
Solo.
Bradwein sorseggiava il liquido alcolico, i suoi pensieri erano per l’amico scomparso ad Herem, Sir Valenor era stato uno dei primi nobili a rivolgergli la parola e la sua disponibilità allo scherzo e al non prendersi troppo sul serio era stata sempre ben accetta da
Gwanwyn – Primavera
Oggi Il Cavaliere aveva spinto il suo destriero fino al limite da quando aveva lasciato Goodstone e ormai stava iniziando a dubitare che la bestia avrebbe retto sino anche solo alle porte di Lencoe, ma non fu così e con le prime luci dell’alba arrivarono
Ritorno a Lencoe
“Signore… anf.. anf… chiedo il permesso… anf… di riferire.” Chiese l’uomo ormai sul limite di svenire dalla fatica e con il fiatone che gonfiava il suo petto a cadenza irregolare e violenta. La scalata su quel crinale era stata dura, ma il Maresciallo Lothar Hendricks Kerr era
Il cambiamento.
Bradwein camminava per il borgo con passo svelto, gli occhi luccicavano di una ferita ancora aperta, possibile che fosse così arrabbiato per quello che era successo? Possibile che, dopo le tante donne che aveva avuto, quella fosse la giusta? Scuote dalla testa quei pensieri malsani,
Lingua lunga
Meike, nove anni, con i capelli biondi intrecciati dietro di sé e l’abitino rosso pulito appena messo, guardò corrucciata il fratello. “Cosa vuol dire che hai la lingua lunga, scusa?” Tirò fuori la propria lingua e la misurò con le dita, poi invitando il fratello
“Avventura di un’ambasciatrice” ovvero “Era meglio se rimanevo ad Eisenstein”
“Avventura di un’ambasciatrice” ovvero “Era meglio se rimanevo ad Eisenstein” Era già un giorno e mezzo che Cavalcavano; Ilselore aveva la sua tipica disinvoltura da donnaccia di strada abituata a lunghe cavalcate, ma Hildegard cominciava a dare in escandescenza. Era freddo, piovoso e umido, così
Nuove ferite… Vecchi vizi.
Bradwein si stava dirigendo verso il ducato di Athar, a dire il vero stava seguendo la corte thersiana verso un’insolita località chiamata Khamun, khamut o qualcosa del genere, difficilmente parlava durante i lunghi viaggi e questa volta lo avrebbe fatto ancora meno. Alcuni cortigiani della
D’Amore e di Guerra
Il cuore che batteva all’impazzata, la testa dolorante e confusa. Il giovane rimase per diversi minuti di fronte all’entrata serrata, prima di rendersi conto di quanto era successo in quei pochi secondi e di quanto facesse male. Poi una fitta terribile al naso e un