– E questa in pratica dovrebbe essere la fine dello spettacolo- disse il mezz’elfo pesantemente truccato.
– Bello… triste ma bello…te cosa ne pensi, Dahal?- Il giovane dalla chioma all’orientale si diresse verso il ragazzo dal buffo cappello, il quale sembrava incantato ad osservare il nulla.
– Ma mi stai ascoltando?
– Eh? Sì… scusami… stavo pensando…- Dahal rispose ai suoi amici arrossendo timidamente, finalmente risvegliatosi dai suoi sogni, o forse sarebbe meglio chiamarli incubi.
– Sapevo che lo spettacolo fosse d’effetto, ma non credevo paralizzasse a tal punto gli spettatori!- sogghignò riservatamente il mezz’elfo.
– Tu comunque non me la racconti giusta, testina…
– Sono solo pensieri Alehandro… nulla di più….
– Sarà… ma ricorda… a volte i pensieri sono più taglienti di una spada per chi li pensa…
– Adesso basta parlare! Ora è tempo di andare a bere!- il mezz’elfo abbraccio i due compagni e tutti e tre si diressero verso l’osteria più vicina. Si trattava di una piccola bettola che ospitava all’interno un ubriaco e un paio di soldati, dopotutto siamo a Kanthas cosa potevamo aspettarci? pensarono i tre nello stesso momento.
– Ma dove va Lypsak, Alehandro?- Chiese Dahal mentre il mezz’elfo era occupato a contrattare con l’oste.
– Ora vedrai…- sorrise l’amico- è una sua specie di abitudine!
Dopo poco Lypsak ritornò dai suoi due compagni – L’oste è stato gentilissimo: ci ha offerto vitto e alloggio se esibendoci facciamo venire un po’ di gente nel suo locale!
– Che???
– Sei sempre il solito, Lypsak…
– Era questo che intendevi, vero Alehandro?
– Già… Su, preparati, lo spettacolo deve iniziare!
In breve i tre riempirono l’osteria tra gag e pezzi musicati: l’oste rimase tanto soddisfatto che così tanta gente fosse stata attirata dai tre bardi che per tutta la sera offrì loro da bere. Alehandro e Lypsak erano euforici per i fumi dell’alcool: urlavano e ridevano a squarciagola e con loro tutti gli ospiti della locanda.
Perché a me l’alcool non fa quell’effetto? Dopotutto mi hanno sempre detto che il vino non fa pensare, a me provoca l’esatto opposto… i pensieri si fanno più forti… gli incubi più vividi… e poi… ti vedo ovunque… anche ora, dentro questo bicchiere…
Alehandro , completamente ubriaco, diede una pacca sulla spalla al giovane pensieroso.
– Andiaaaaamo a dormire… è tardi….- biascicò tra i denti, tutto felice, crollando tra le braccia del giovane dal buffo cappello. Poco più distante, Lypsak era crollato con la testa sul tavolo.
– Beh, sì- sussurrò Dahal con voce tenera- è ora che vi porti a letto…
Dunque la colpa è solo tua, ma te ne rendi conto solo ora? Prova a pensare se tu fossi stato un buon alemarita come tutti gli altri, come tuo padre avrebbe sempre voluto che tu fossi: a quest’ora saresti ancora tra le sue braccia! Povero stupido, se non ti avessero mai spedito nel circo del mezzo drago, lei non sarebbe mai partita per cercarti e quindi non avrebbe mai patito tutto questo dolore. Hai mai pensato quanto ha sofferto per causa tua? È stata trattata come una schiava dai pirati, si è ammalata gravemente solo per fortuna si è salvata, ha dovuto subire l’umiliazione di essere venduta e infine è diventata una provetta assassina al soldo dei Longini. Chissà quale metodo usa per uccidere le sue vittime… forse lo fa durante l’amplesso… quando il poveraccio è al massimo del piacer, lei lo pugnala senza pietà con una risata diabolica. Altrimenti perché l’hanno fatta diventare un’assassina, non credi? Una giovane e bellissima ragazza, in realtà uno spietato sicario senza scrupoli… chi lo sospetterebbe mai! Chissà quante vite avrà gia mietuto… un paio… mezza dozzina… o molte, molte di più. E potrebbe anche piacerle, l’odore del sangue! Potrebbe essere diventata assetata di morte. Altrimenti perché la tua divinazione ti avrebbe dato una risposta tanto incerta? La risposta la conosci… lo sai il perché… sei uno sciocco a credere di celarmi le tue paure. Io le conosco… dalla prima all’ultima.
Povero sciocco, sei l’artefice stesso del tuo dolore! È solo colpa tua se tu, se lei, se tutti coloro che ami soffrono così tanto. Sei inutile. Sciocco e inutile. Tu che saresti disposto ad amare, senza chiederle nulla in cambio, un’assassina dalle vesti sempre macchiate dal sangue scarlatto delle sue vittime. Tu che cerchi di aiutare tutti, ma fallisci ripetutamente… mi chiedo solo come possono quelle persone che tu chiami amici sopportarti ancora!
E così nacque la luce E così nacque la tenebra
Con la sua luce radiosa Con la sua tenebra profonda
Tutto innalza verso il cielo Tutto sprofonda nella terra
E di puri valori nobilita l’uomo E di empi valori pregiudica l’uomo
Ma l’uomo non è solo luce Ma l’uomo non è solo tenebra
Tu sei la luce
Io sono la tenebra
Come l’alba e il vespro fanno il giorno
Io e te facciamo lui.
– Awwwwn… che sonno… ma dove mi trovo? Ah… giusto sono a Kanthas… guarda quel buonuomo dell’oste… ci ha addirittura portato nei nostri letti… ce dormita! Su Dahal, sveglia! È già mattino e se non iniziamo al più presto i preparativi per lo spettacolo Lypsak entrerà in paranoia…..Dai, alzati!- esclamò Alehandro strofinandosi gli occhi cisposi e sentendosi ancora la gola impastata; cercò con lo sguardo nel letto vicino alla finestra: sapeva che al suo giovane amico piaceva dormire in un giaciglio da dove si potesse vedere un pezzettino di cielo per poter rimirare la luna, ma quel letto era vuoto e le coperte composte e in ordine. Allora Alehandro si guardò attorno per cercarlo.
Ma dove diavolo si è cacc…
Dahal era steso sul pavimento, davanti a lui un piccolo scrittoio sul quale si intravedeva un foglio, il suo astuccio dei pennini aperto e la cera di una candela ormai consumata.
– Lypsak abbiamo un problema…. Un enorme problema!
Dahal si risvegliò il giorno dopo con un forte mal di testa, ai suoi fianchi c’erano i due suoi compagni e un altro individuo che non aveva visto prima.
– Ti sei svegliato finalmente!- dichiarò Alehandro all’amico con un tono di sollievo – sei stato fortunato che tra i teatranti che conosceva Lypsak c’era un cerusico… ma mi spieghi cosa diavolo ti è successo??
– Io… io… non lo so… la testa… mi fa male…
Il cerusico intervenne.
– Avrà avuto un piccolo vuoto di memoria… credo sia meglio lasciarlo riposare un altro po’ e fargli mettere qualcosa sotto i denti.
I due bardi fecero un cenno di assenso e si apprestarono a seguire il cerusico che era disceso al piano inferiore, lasciando così da solo il ragazzo sul letto.
– Yazmur, ora puoi dircelo… cos’ha Dahal?- domandò preoccupato Lypsak.
– Non ne ho la più pallida idea… fisicamente ha tutto a posto.. è sano come un pesce… avrà avuto un piccolo mancamento, ma non sembrerebbe niente di grave…
Alehandro scosse la testa, immerso nei suoi pensieri
– Dai, Lypsak, portiamogli da mangiare… avrà sicuramente fame…
Ogni tanto ti è sfuggita la penna, maledetto allievo tòrsolo che non sei altro…
Ma il risultato è davvero eccellente!
Però non vale, io l’avevo letta in anteprima…
Povero Dahal… per lo meno adesso ha due balie asciutte… che sommate a Misha e Rosminta… e sommate al fatto che c’è tanta gente che sta in pensiero per lui, fra cui la stitica cecata… fanno… uhm… fanno… TROPPO!
mmm… interessante… soprattutto nella parte che parla dei metodi x uccidere utilizzati dalla bella fanciulla!
Dahal! Amico caro! Ho deciso di intensificare le mie ricerche di questa famigerata assassina! A costo di dover battere (o sbattere che dir si voglia) tutto l’occaso!!!
Che ci posso fare se ho il cuore tenero…. mi raccomando però… è una missione pericolosa quindi non dire nulla a Rosminta xchè non voglio farla preoccupare!
Ma io chiappo un catino e t’affogo, maledetto cervelloide della malora! Nessuno del mio circo ha mai avuto problemi mentali! No… aspetta… ho detto una cazzata… rifaccio!
Bravo, testucchio… la poesia è magnifica, come ti ho già detto!
by Il Bardo Ubriaco
Pure un Autolesionista incoscio….EHHHH
ma che Carina Esmeralda!!! Soprattutto è diventata moooolto più abile in certe Arti, Eh!!!
Povero Dahal…Speriamo si riprenda prima o poi…:P
oh ma tutti presi dalle arti di esmeralda! piccoli assatanati ricordatevi che se alla fine dahal sclera di capo del tutto non vedrà più ne amici ne nemici…. e io intanto tra gli incatesimi metto il mio bel sciame di meteore…;)
A me sta simpatico Lypsak… ghghgh… povero Dahal, riprenditi, su! 🙂
Dahal: ma per forza! Siamo o non siamo tutti un branco di assatanati? Ah, ti avevo mai detto che a Melisenda garbon le donne? Chissà perché non ti vuol far la divinazione per dirti dov’è Esmeralda… 😀
ELi: povero Lypsak, è il vero sfigato fra i tutti i personaggi che si accatastano qui, ma almeno è l’unico ci sorride sempre su…