La Famiglia

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Caro diario… sto viaggiando da giorni con lo spiantato e le fiere. Sono tutte persone meravigliose, persone che ti fanno sentire a casa. Ma nonostante ciò… ho paura. Ho paura che se tutto questo dovesse andare male potrei morire oppure… uccidere qualcuno perché ho perso il controllo. Non so perché ho un cristallo nel braccio, non so cosa potrebbe farmi fare, potrebbe avere poteri curativi o mortali e se c’è una cosa che odio è perdere il controllo. Odio perdere il controllo, odio non poter gestire le situazioni, e ora odio che la mia vita sia legata ad un cristallo.

Però per fortuna in mezzo a tutta questa confusione ci sono delle cose che mi danno ancora un po’ di serenità. Da quando sono entrata nelle fiere, dopo anni passati in solitudine, ho ritrovato una famiglia. È bello avere qualcuno con cui ridere, piangere e confidarsi, prima c’era mio padre, ora che lui non c’è più, loro hanno preso il suo posto e se lui fosse ancora vivo lì ringrazierebbe.

Assieme a me c’è Kiyome, trascorriamo la maggior parte del tempo a parlare dei nostri sogni, dei momenti del nostro passato, oppure rimaniamo in silenzio a guardare il cielo di notte mentre gli altri dormono.

È bello stare in silenzio, è bello quando il tuo silenzio si unisce ai silenzi degli altri. È come ascoltare un coro fatto di anime.

Kiyome è una cara amica, la più cara che ho. Mi ricorda Malia, lei mi manca tanto. Siamo cresciute insieme e per uno stupido errore di mio padre se ne andata, per sempre… In questo momento vorrei tanto essere con mio padre. Sai cosa mi manca di lui? I suoi abbracci, i suoi insegnamenti sulle piante e sulle medicine, le sue storie della buonanotte e forse anche quando era costantemente ubriaco…forse è per questo che mi sento così a mio agio con le fiere e con il crepuscolo.

Di mia madre non mi manca niente, non l’ho mai conosciuta. Però ogni tanto ci penso e credo che mi sarebbe piaciuto conoscerla. Chi era? È viva o morta? Perché ci ha lasciati? Perché è scappata via lasciando me e mio padre da soli? Probabilmente non avrò mai una risposta a queste domande e se un giorno la dovessi incontrare non so se riuscirei a perdonarla.

Comunque, per ora sono con un gruppo di persone che mi vogliono bene e a cui io voglio bene, se la mia storia dovesse finire oggi, vorrei che finisca con loro vicini a me in modo da poter guardare con fiducia i loro sguardi un’ultima volta.

A presto caro diario, la tua Riccio

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