La sto perdendo.È iniziato tutto quando a Nebin, in occasione dell’ultimo Campomagno, si è gettata nel pozzo ingannata dal falso spirito di Amanita. Da quando è stato ritrovato il ciondolo della sua amata, finito in qualche modo misterioso dentro un vaso portato dagli sgherri dell’Immacolato.
Categoria: La Scacchiera
Saper dire Addio
Tu vieni da me per guarirmi il cuorema siamo divisi, stelle traditriciApri il mio cuore, se questo è amor per teSe questo è destino, la via giusta qual è Canticchiò mentre il fuoco del campo scoppiettava. La luce delle fiamme trafiggeva il rubino di quell’anello
Voci
Le persone non muoiono, finché qualcuno le ricorda
In alto il calice
Brindo senza un bicchiere, mentre il Piccolo dorme nella tenda di Ranjan. Anche lui avrebbe un cestello di gatte da pelare e pensieri scomodi da scrollar via dal cuscino, ma ehi, evidentemente ancora non ha rinunciato all’idea di convincermi a chiamarlo habibi. Brindo senza un
Di Lacrime e Rabbia
Dopo il caos di Soldraco, Odile poteva contare di trovare ordine lavorando nell’infermeria del campo delle masnade, appena ripartite dal villaggio. Nella tenda finalmente i feriti potevano riposare tranquilli, chi con qualche sutura, chi con una gamba steccata, ma finalmente sulla via della guarigione. Odile
Promesse
Era ormai il tramonto quando finalmente entrò nella tenda. In quanto Cadetto, aveva passato il pomeriggio a risolvere le normali incombenze della masnada – allestire il campo fuori dalla borgata di Soldraco, preparare i carri e le vettovaglie per la partenza – e quelle altrettanto
Cambiamenti – Parte 2
“Fra tutti i galeotti che ci sono proprio lui mi doveva capitare?” borbottò tra sè e sè mentre camminava rapidamente sulla terra battuta.Per un attimo si era dimenticato, distratto, allenando il proprio corpo e la propria mente . Molto male. Come aveva potuto?Nella sua testa
Un viaggio inaspettato – Parte Seconda
“E se si scioglie, intendo prima del nostro arrivo?!” Aldo interruppe il silenzio che andava avanti da quando erano ripartiti quella mattina.“Scusa… cosa?!” Ottavia provò a cadere dalle nuvole.“Se, va beh, lasciamo stare… piuttosto, bevi qua: hai la faccia di una pericolosamente vicina a darmele.”
Sotto la rugiada
Si svegliò di soprassalto, un grido che le artigliava la gola, cercando la via per uscire. La testa le pulsava come se all’interno ci fosse annidato qualcuno intento a martellarla selvaggiamente. Rotolò sul giaciglio e crollò sul pavimento di terra battuta. Nella caduta si morse
L’ora del tè di Ranjan
Se un osservatore esterno giungesse al campo dello Spiantato e si mettesse ad esaminarlo con attenzione per un’intera giornata, dalla mattina presto a notte inoltrata, potrebbe cogliere le mille piccole peculiarità dei suoi membri, catalogarle e inserirle in un quadro coerente ed esplicativo della vita