La porta dell’ingresso era lievemente socchiusa, forse per una dimenticanza o forse perchè, nell’irruenza del momento le era semplicemente stato dato un calcio ed ignorata. O forse perché era l’unica cosa rimasta in piedi.Gli occhi di Astra erano lievemente socchiusi e, ormai, la sua visione
Categoria: La Scacchiera
Mamma
Fuori nella palude era buio e pioveva, ma al riparo dalla pioggia e dai pericoli, nella piccola casetta di pan di zenzero, l’atmosfera era bella ed ospitale. Il forno emanava un bel calduccio e l’aroma della crostata che lentamente stava cuocendo era inebriante. “Vediamo se
GONNELLE DI TARTAN – PARTE 2
«Quindi ancora non vi siete rivisti? Niente?» «No, niente» «Quindi cosa le dirai per giustificarti di tutto questo silenzio?» «Beh, non è stato proprio silenzio, ci siamo scritti» La Volpe si esibì in una delle sue scrollate da manuale, il gesto unico ed inconfutabile che
Gonnelle di tartan, parte 1
Armatura lucidata,Treccia perfetta, gonna stirata; l’uniforme era impeccabile, nonostante questo continuava a sentirsi impreparata.“ ma almeno gli hai dato appuntamento?” Estrella era seduta sbracata come al solito “insomma vi siete scritti cinquecento volte!”“No!” La risposta di Sigrun non celava il rimorso“..e ci siamo scritti solo
Un amore più grande
Stava studiando a lume di candela quando udì il clamore fuori dalla tenda. Sollevò la testa del libellum medicum: un’edizione fresca fresca di un luminare della Regia Accademia, giunta nella Scacchiera insieme ad altre merci sui carri di una carovana diretta a Ramana, che trattava
Famiglia
“Ary! Dai Ary, muoviti o faremo tardi!”Vensen, che la chiamava a gran voce, la ridestò dal torpore. Il canto delle rondini si acquietò e non appena aprì gli occhi, la luce del sole filtrò attraverso le fronde dell’albero di gelso e le sue ciglia, così
L’ora per pregare
Sigrun si sveglió alla prima alba e sgattaiolò fuori dalla tenda dove Estrella ancora dormiva scomposta russando come un vecchio bue asmatico. Per pregare con calma, l’unico modo era farlo prima che tutto l’accampamento si svegliasse., o sarebbe iniziato il solito teatrino di indecenza che
Redenzione
Padre Lince è sempre stato la coscienza delle fiere, quello che mette un paletto, quello che ti porta a fare la scelta giusta, o se giusta non è che almeno sia saggia. Ogni volta che mi sento un po’ troppo “sbagliato” vado a piangere in
Qualcosa di nuovo – Istrigrün
«E ora che farai, Istrice?»Jena sa fare sempre la domanda giusta, non ho ancora capito bene se è un dono o se è una maledizione ma quando non fa il matto e quando non è alticcio indovina la domanda con una precisione a metà tra
La parola sbagliata al momento sbagliato
“…dalle mie parti le schiave che hanno la pelle come la sua, vengono chiamate ne*re, come nella lingua antica per..”“Iena mi sa che hai detto qualcosa che l’ha infastidita…”“Ma chi?”“Alexa”“E che avrei detto? Si sarà alzata di scatto perché si è ricordata di un impegno”“…”