Padre Lince è sempre stato la coscienza delle fiere, quello che mette un paletto, quello che ti porta a fare la scelta giusta, o se giusta non è che almeno sia saggia. Ogni volta che mi sento un po’ troppo “sbagliato” vado a piangere in
Categoria: La Scacchiera
Qualcosa di nuovo – Istrigrün
«E ora che farai, Istrice?»Jena sa fare sempre la domanda giusta, non ho ancora capito bene se è un dono o se è una maledizione ma quando non fa il matto e quando non è alticcio indovina la domanda con una precisione a metà tra
La parola sbagliata al momento sbagliato
“…dalle mie parti le schiave che hanno la pelle come la sua, vengono chiamate ne*re, come nella lingua antica per..”“Iena mi sa che hai detto qualcosa che l’ha infastidita…”“Ma chi?”“Alexa”“E che avrei detto? Si sarà alzata di scatto perché si è ricordata di un impegno”“…”

Prima e dopo
Aveva bussato alla porta già due volte: evidentemente fingere di non essere a casa non era servito a granché. Ottavia, rassegnata, si risolse quindi ad aprire al vecchio amico, che per contro continuava a vociare oltre la porta: lo spettacolo che le si parò innanzi

Nebin – La veglia
“Fu attorno alla seconda metà dillo secondo millennio dilla Era dei Quattro che Ofelia pose la prima pietra dilla dimora sua. Ella scelse uno sperduto colle sito al confine occidentale dilla Scacchiera, laddove gli ultimi insediamenti cedono il passo alle Lande Selvagge. Una singolare scelta

Sempre
Terminò di stringere l’ultimo punto, poi tagliò il filo con un movimento esperto e asperse la ferita con un unguento rigenerante, prima di chiuderla con una garza ben pulita: al mattino sarebbe stata soltanto un’altra cicatrice tra le tante. Alzò la testa dal proprio lavoro

Fratello
Era passato qualche giorno dalla missione alla ex prigione imperiale e le giornate nell’accampamento dello Spiantato sembravano essere iniziate come al solito, ognuno dedito ai propri compiti sin da prima mattina… solo che non tutto andava come doveva. Il pane di Lucius non lievitava e

Una notte come tante
Era riuscita a metterla a letto, alla fine: non era in grado di spiegarsi come Cristilde, con quel fisico da intrecciatrice di cestelli che si ritrovava, potesse opporre tanta resistenza al farsi aiutare, anche in stato di semi incoscienza. Adesso sembrava morta, tanto il suo

Il Piccolo
Giorno 1 – notte Chiappe spelacchiate di Ronan, ma quanto pesa questa dannata pancia? Ma siamo sicuri che ce ne sia dentro solo uno? L’ho chiesto a Cristilde, ad Anastasia, a Iena e a Lince e mi hanno detto in coro “ma noooooo Lana, stai
Nebin – Ospitalità e pregiudizi
Per gli Astri! Per la Piaga! Poco importava a cosa appellarsi una volta sprofondati in un simile incubo… il giovane ragazzo, un volto paffuto spruzzato d’efelidi, era ormai con le spalle al muro. L’eco degli inesorabili passi echeggiava sul fondo del lungo corridoio e per