Xiomara, dal ponte della Valerosa, guardava verso l’isola da cui si allontanavano a tutta velocità, approfittando dell’immobilità dell’Armada distratta dallo scontro sull’isola. “Via verso la ventura, ni raiz y ni frontera…” sussurrò all’aria salmastra, affrontando il maestrale che pochi giorni prima l’aveva tanto indebolita. Avrebbe
Categoria: Saluti da Erigas
Molo numero 15
Le navi dell’armada erano sempre splendide al tramonto di Puerto del Sol: maestose, eleganti e imponenti. Ogni galeone aveva il suo attracco e il sole, tramontando dietro di loro, proiettava l’ombra dei velieri sulle banchine, su tutte tranne una.Il vecchio Miguel si diresse verso quella
Siamo uomini o generali
Ah, i vetusti muri a secco dell’entroterra di Erigas. Le pietre consunte, franate in più punti, corrono formando curve sinuose anche lungo vie dritte come un filo di spada… su queste opere indulge spesso lo sguardo critico del forestiero, la cui pignoleria mal si adatta
Pensieri
La giovane era ferma in mezzo alla sua stanza, tenendo in mano le carte che ormai da mesi stava studiando. La faccia dipinta era corrucciata, mentre sbuffava e batteva uno dei piedi a terra, creando un ritmo veloce e costante. – Nervosa Querida? Una voce
Promozione
Il vento sferzava lievemente le vele della “Valerosa” e un caldo sole splendeva nel cielo della seconda luna di Ashnog. Due individui stavano sul ponte della nave seduti attorno a un tavolo quadrato con il piano a effige di scacchiera, con vari pezzi bizzarri disposti
Uno di quelli
Che. Sta. Succedendo. – Ehi vecchia ciabatta! Che è ‘sto muso lungo? Tieni, prendi un po’ di rum! Ormai era da un bel po’ di tempo che Eliot aveva qualche problema a dormire e una delle motivazioni erano i suoi sogni. O incubi. O… beh,
Lettera dal carcere
Alla ciurma, alla corte, agli intrepidi. Amici, il tempo qua dentro non vuole scorrere, inoltre mi trattano in modo orribile. Non pensavo che io, temprata dai Lamanera, dalle battaglie e dai mostri che i nostri Ducati ci servono, potessi accusare così tanto una vita da
Allo stomaco non si comanda.
Diego non era assolutamente abituato a dormire nei letti Valdemariti, li chiamavano “a Baldacchino”, ma per lui, che era abituato a dormire in un fienile quando andava bene e all’aperto quando non c’era altra possibilità erano più letti “demoniaci”. Il groviglio di lenzuola e coperte
Noticias, Planes, Presagios
La sedia cigolò, scomoda, sotto il suo peso e Candrana le lanciò un’occhiataccia, prima di prendere penna e pergamena. Era ancora polverosa, affamata e dolorante (e mediamente imbarazzata dall’esibizione di canto di poco prima: se Xiomara continuava a trascinarla in pubblico così… doveva decidersi a
La notizia
Stava rimandando tutto il resto a un momento in cui se la fosse sentita. Non solo lui, ma tutti quelli che sarebbero dovuti essere coinvolti nella cosa. Stava prendendo tempo, ma non poteva far attendere oltre questa incombenza. Era ingiusto. Era scorretto. Il cavallo che