Un’altra giornata di noia. Feliks sbadigliò fino quasi a slogarsi la mandibola, mentre trasportava l’ennesimo carico di legna attraverso la foresta verso la casupola. Non c’erano molte strutture al di fuori delle mura delle città khartasiane, ma a lui era toccata la fortuna di dover
Categoria: Saluti da Khartas
Il riflesso
Vicktoryia guardava dalla finestra le due figure davanti alla pira che rimanevano impassibili nonostante il vento. Erano proprio uguali, l’uno il riflesso dell’altro, non poteva dire lo stesso di sè, poi arrivò dirompente il ricordo della conversazione avuta qualche giorno fa con il padre. “Vicktoryia
Il gelo del ritorno
Era la seconda volta che tornava a Port Anchor negli ultimi due anni. Le prime due dopo trent’anni di confino auto inflitto. Era scappato da ragazzo e tornava da uomo maturo. Era fuggito da reietto ed era tornato come nobile di una terra straniera, ben
Il giorno in cui bruciammo nostra madre
Hari aveva conosciuto la cripta di famiglia solo tramite le parole di sua sorella Viktorya. C’erano troppe scale tra la sua stanza al primo piano della magione e il piano sotterraneo in cui la cripta si trovava, quindi non gli era possibile andarci in alcun
Protetto: Crampi
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Di uomini, dei e frittelle
Il profumo delle prime frittelle di mele della stagione pervadeva tutta la cucina e filtrava dalla finestra socchiusa, causando un certo disordine fra i ragazzini che giocavano lungo la strada dove si affacciava la casa di Hari e Viktoriya Von Krathos. Eliot si pulì le
Rewind – parte seconda
L’aria della sera ormai si era fatta quasi fredda nonostante la stagione fosse più calda del solito e Eliot socchiuse con delicatezza la finestra. Era una bizzarra finestra ovale dai vetri smerigliati, tipica – a quanto pareva – di alcuni vioska che gravitavano intorno a
Rewind – prima parte
Il sole non era ancora sorto, ma un chiarore perlato stava già lambendo le dolci colline valdemarite, brillando lieve sul lago. Eliot era sveglia già da un po’ e rimirava distrattamente la bellezza dell’alba ancora incerta, stringendosi nello scialle. “…Vivi mi dispiace, non ce l’ho
PRICHINA V’KROVI
La giornata era cominciata nel più bizzarro dei modi per Rudol’f Von Khratos, Golova Volk della Discendenza del Golo-Thas. Prima l’insolito invito a incontrarsi presso la dimora di Boris, suo pari e vecchio amico d’infanzia, che lo chiamava con premura per discorrere di questioni a
Di morti e sogni ritrovati
Eliot si ritrovò improvvisamente in una caverna scura e umida, ma la cosa non la spaventò. Per ben tre motivi. Primo, perché con il suo silka non aveva niente da temere. Secondo, perché quello era ovviamente un sogno (si era addormentata poco prima in una