Quella stessa sera, Cècile riprese nuovamente il cofanetto che le era stato consegnato, ne estrasse il contenuto e tenendolo tra le mani, cominciò a salmodiare a bassa voce. Si interruppe quando le sembrò di percepire un’altra presenza nella stanza. Voltandosi lentamente, come se non volesse
Categoria: Saluti da Valdemar
C’EST (TOUJOURS) VALDEMAR! – POMERIGGIO
L’incontro con la sua vecchia amica aveva scosso Artemise più di quanto non avesse creduto. Adesso sarebbe stato ancora più difficile fare quello che si era prefissata. Il viaggio fu estenuante e l’arrivo raccapricciante: la struttura che le si parava innanzi non lasciava spazio a
C’est (toujours) Valdemar! – Mattina
Cécile e Morgan si fermarono innanzi all’ingresso del bordello erigassiano. L’uomo guardò più volte un foglietto che aveva in mano mentre la donna lo fissava interdetta: “Sicuro fosse questo l’indirizzo?” “Beh stavo controllando ma direi proprio di sì, anche perché…” Il discorso fu interrotto da
Uno di quelli
Che. Sta. Succedendo. – Ehi vecchia ciabatta! Che è ‘sto muso lungo? Tieni, prendi un po’ di rum! Ormai era da un bel po’ di tempo che Eliot aveva qualche problema a dormire e una delle motivazioni erano i suoi sogni. O incubi. O… beh,
dopo…
Leggero…mi sentivo leggero…ma qualcosa mi impediva di librarmi verso quel sentiero luminoso e bellissimo, cangiante e multicolore, non avevo mai visto qualcosa di più bello…Nemmeno il Doge mi aveva mai colpito così tanto come quel sentiero! Quando sentii una voce chiamare il mio nome mi
Saluti
Homme Etienne non è mai stato uno qualsiasi da vivo, dubitavo che avrebbe voluto andarsene come uno qualsiasi da morto. Io e quella manciata di persone di cui mi potevo fidare abbastanza e a cui importava abbastanza, ci dirigemmo a Valdemar nel segreto più totale,
Inestimabile
Sembrava una mattina come un’altra quella sorta sulla facenda. Larisse si era alzata e vestita come al solito, assorta nell’inerzia dell’abitudine, e posti sottobraccio i pochi versi che aveva composto qualche sera prima, aveva abbandonato la sua stanza. Come quasi tutte le mattine aveva lasciato
La Facenda
Dopo quasi un mese di lontananza, Jean-Claude stava tornando alla Facenda a dorso di mulo, sotto al sole impietoso di Erigas, Beatrice gli teneva compagnia per la Red più di qualsiasi altro essere umano e lo capiva pure meglio, Etienne gli aveva fatto mettere dei
Otets…
La rapidità con cui di scatto chiudesti quel libro su cui prendevi appunti così assorto… avrebbe dovuto insospettirmi. Pensai fosse solo l’istinto che porta uno studioso a proteggere le proprie fatiche da importuni ficcanaso. Ignorai l’aura cupa che pareva possederti da lungo tempo e che
Una tragedia per Nulla!
Fare scatoloni era noioso! questo era diventato un dato incontrovertibile..oramai erano tre mesi che catalogava oggetti da spedire alle sedi dei cercatori di Erigas e Khartas…il Grand Master Nestor poco dopo il suo rientro da Athar era arrivato a casa sua con questa opportunità …