Il momento era giunto. Il momento della vendetta. L’uomo lo sentiva, come le galline dell’aia e le pecore nelle stalle avvertono l’imminente arrivo di un terremoto: un fremito sulla pelle, un brivido lungo la spina dorsale. Lunghe lune di cupo dolore e disperazione, di rinunce
La pioggia sferza la pianura, mentre il carro scoperto, con il suo carico di esseri umani, lascia solchi nel terreno avanzando verso la colonia penale dello Spiantato, laggiù, nella terra di nessuno. Ripenso ai miei ultimi giorni ad Athar, nei vicoli della città, dove il
– Una foresta? Una foresta. Una cazzo di foresta! E non c’è nessuno qui! E la porta? Dove cazzo è finita la porta? MAMMAAAAAAA!!! LA PORTAAAAAA!!! Entra Aleksej, gli aveva detto, sarà interessante, gli aveva detto, sarà un’esperienza che non hai mai fatto, gli aveva
Xiomara, dal ponte della Valerosa, guardava verso l’isola da cui si allontanavano a tutta velocità, approfittando dell’immobilità dell’Armada distratta dallo scontro sull’isola. “Via verso la ventura, ni raiz y ni frontera…” sussurrò all’aria salmastra, affrontando il maestrale che pochi giorni prima l’aveva tanto indebolita. Avrebbe
– Vivi, sono pronta. *** Trentacinque anni. Che ti ho detto quando ci siamo conosciuti? A Khartas è tutto più grande! era stata l’ultima cosa che le aveva detto il suo miglior amico mentre, in lacrime, attraversava il portale che l’avrebbe portata via dall’isola. In
Le navi dell’armada erano sempre splendide al tramonto di Puerto del Sol: maestose, eleganti e imponenti. Ogni galeone aveva il suo attracco e il sole, tramontando dietro di loro, proiettava l’ombra dei velieri sulle banchine, su tutte tranne una.Il vecchio Miguel si diresse verso quella
“..-bene, ora stai un po’ in silenzio che di bugie e raggiri ne ho piene le palle. Okay? Sei comoda? Dai, meglio di quando ti ho legata come un capretto e buttata da una parte come un sacco di patate. Dopotutto… Nulla di personale anche
La tazza sul comodino. L’odore di valeriana e camomilla che impregnava le tende. Il piattino di biscotti di avena appena sfornati. Le lenzuola ben tirate sul materasso. Un cuscino in fondo al letto. Vivi si sarebbe complimentata a lungo con se stessa se solo avesse
Quella stessa sera, Cècile riprese nuovamente il cofanetto che le era stato consegnato, ne estrasse il contenuto e tenendolo tra le mani, cominciò a salmodiare a bassa voce. Si interruppe quando le sembrò di percepire un’altra presenza nella stanza. Voltandosi lentamente, come se non volesse
Ah, i vetusti muri a secco dell’entroterra di Erigas. Le pietre consunte, franate in più punti, corrono formando curve sinuose anche lungo vie dritte come un filo di spada… su queste opere indulge spesso lo sguardo critico del forestiero, la cui pignoleria mal si adatta
