Si guardò allo specchio, senza quel trucco colato non si riconosceva neppure. Grandi occhi blu velati da un velo di tristezza, i capelli un tantino
Beregi sebya, doch’.
Carissima figlia amata… Ho aspettato troppo. Io sto qui, con carta e penna, mentre, dopo molto al mio fianco, tu sei in cerca di qualcosa che mi faccia stare meglio. Temo, però, che nulla possa; per quando sarai di ritorno al rifugio non sarò più