La luce bianca del sole, in quella gelida mattina, si tingeva di rosso passando attraverso le tende alle finestre del Galletto Sbronzo, il bordello più rinomato dell’intera Scentiar. Nella stanza l’aria era tiepida e profumata, a dispetto dell’esterno, e tutto appariva confortevole ed avvolto in
Categoria: il bordello racconta
Scentiar, anno IV del Regno Eterno. Matinées.
Tutte le mattine verso le undici, ancora avvolta dalla sua ampia veste da camera, Hélène scendeva lentamente lo scalone fino alla sala grande, pregustando già il momento in cui si sarebbe seduta al tavolo dove la luce filtrava più luminosa dalle imposte tinte di rosso,
Scentiar, anno IV del Regno Eterno. Buio. – How to save a life
(Questo post apre il capitolo scentiarita della vita del buon vecchio Noctulio e l’inizio del calvario per la cara Loupelee… per questo è stato scritto a quattro mani da Noctulis e Lypsak 😀 – un applausone, è stato un lungo parto!!!) Non poteva dire che
Scentiar. Anno VI del Regno Eterno. Prima dell’alba.
Era stata una serata tranquilla, quella. Forse perché il mese di Alhazhar recava già con sé tutta la pesantezza dell’inverno gelido e impietoso che si sarebbe abbattuto anche sulle tegole tiepide dei tetti di Scentiar. A quell’ora, in una notte di tempesta come quella, nemmeno
Scentiar. Anno V del Regno Eterno. Estate.
– Per i denti marci del vecchio Nick! E quello che diamine sarebbe? – Ehi, Mack! Ma da quanto tempo era che non mettevi più piede su questo molo? Saranno passati almeno dieci anni da quando l’hanno aperto! – Ma che accidenti è? Ma un
Scentiar. Anno IV del Regno Eterno. Primavera.
La ragazza bussò alla porta timidamente, con le lacrime agli occhi e il cuore in gola. Aveva fatto un lunghissimo viaggio per giungere fino a Scentiar, fino al molo, fino a trovarsi dinanzi a quella porta dai vetri colorati, in uno dei quartieri meno raccomandabili
II – Scentiar. Giorno III del Mese della Luce del Nord. Anno 2995 E.Q.
– Questo è quanto, ragazze. Buristo non verrà mai più a reclamar quattrini da noi. Mai più. Nel salone buio c’era una piccola folla di donne smagrite e truccate in malo modo: alcune erano giovani e, nonostante la miseria, ancora molto graziose, altre invece avevano
I – Scentiar, mese di Alhazhar. Anno 2994 dell’epoca dei Quattro.
Padre Gallicone attendeva in silenzio appoggiato a una delle sudice pareti del condotto. Tutti sapevano della fitta trama di gallerie che si estendevano sotto Scentiar e che mano umana aveva ritoccato il minimo indispensabile per fare in modo che diventassero un’efficiente (ed esagerata) rete fognaria.