“Và che dopo è troppo tardi per tornare indietro!”“Non ti preoccupare, taglia come ti ho chiesto, per favore.” Il rumore delle forbici nelle sue orecchie era quasi un mantra, un rituale. Con gli occhi chiusi assaporava la sensazione, ciocca per ciocca. Non poteva vederle cadere,
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Il male minore
“Non credo davvero che la sobrietà faccia per me…” e lo disse mandando giù un generoso sorso di liquore ambrato, tanto per rafforzare il concetto. “Diciamocelo, cosa c’è di bello da vivere in questo mondo che non possa essere migliorato da un buon goccetto?!? Non
Fatalità e scomparsa al campo dello Spiantato – Prima parte
Una cosa tra tutte era certa: al campo dello Spiantato non ci si annoiava mai.Un bel giorno, per comprovare l’intelligenza dei suoi seguaci, Balthazar e Cyra avevano deciso di sottoporre a un campione di dieci di loro un semplice test di intelligenza. Dovevano inserire alcuni
Un amore più grande
Stava studiando a lume di candela quando udì il clamore fuori dalla tenda. Sollevò la testa del libellum medicum: un’edizione fresca fresca di un luminare della Regia Accademia, giunta nella Scacchiera insieme ad altre merci sui carri di una carovana diretta a Ramana, che trattava
Sempre
Terminò di stringere l’ultimo punto, poi tagliò il filo con un movimento esperto e asperse la ferita con un unguento rigenerante, prima di chiuderla con una garza ben pulita: al mattino sarebbe stata soltanto un’altra cicatrice tra le tante. Alzò la testa dal proprio lavoro
Una notte come tante
Era riuscita a metterla a letto, alla fine: non era in grado di spiegarsi come Cristilde, con quel fisico da intrecciatrice di cestelli che si ritrovava, potesse opporre tanta resistenza al farsi aiutare, anche in stato di semi incoscienza. Adesso sembrava morta, tanto il suo
Missione di recupero – parte seconda
Un lieve filo di luce filtrava da una crepa in alto sulle pareti del vecchio torrione. Cristilde lo fissava da un po’, supina sulla stoia. Una ciocca di capelli di Ottavia le solleticava il viso, ma lei rimaneva immobile per non svegliarla. Sentiva sul collo
Missione di recupero – prima parte
Un grido le si riverberava nella testa. Era il grido senza voce dei morti. Anche lei aprì la bocca per gridare, ma non ne uscì alcun suono. La gola le bruciava e le tempie le pulsavano, dove la grossa chela l’aveva colpita. Sulla lingua il
CIÒ CHE RIMANE
Giorno decimo ottavo della Luna di Ellesham Il cadavere veniva caricato sul carro con una lentezza esasperante. Gli Esoteri delle Masnade gli ronzavano intorno come mosche attirate dal letame, mentre alcuni membri dell’élite del Crepuscolo facevano il lavoro sporco addossandosi il peso di quel corpo
A volte l’amore non basta
L’uomo se ne stava comodamente seduto nella penombra della cella, tutto sommato accogliente, che gli era stata assegnata, quando la donna varcò la soglia. Era alta e ben piazzata, con una matassa di capelli biondi e un bizzarro berretto dai colori sgargianti sormontato da piume.