“Và che dopo è troppo tardi per tornare indietro!”“Non ti preoccupare, taglia come ti ho chiesto, per favore.” Il rumore delle forbici nelle sue orecchie era quasi un mantra, un rituale. Con gli occhi chiusi assaporava la sensazione, ciocca per ciocca. Non poteva vederle cadere,
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Il male minore
“Non credo davvero che la sobrietà faccia per me…” e lo disse mandando giù un generoso sorso di liquore ambrato, tanto per rafforzare il concetto. “Diciamocelo, cosa c’è di bello da vivere in questo mondo che non possa essere migliorato da un buon goccetto?!? Non
Emotività a piacere
“San… Non panicare.” Determinata, sicura di me, ottimista… Mai stata. Non so nemmeno come ci si sente. Sentire… Serve di essere vivi per quello. Mmmh… Famme fa un controllino n’attimo! Eeenfatti, sto a morì. Spè, che stavo a fa’??? “San, cazzo, non farmi perdere tempo!”
Gonnelle di Tartan – Parte 7
L’ultima parola «Mio, oh te?» C’era molta sorpresa negli occhi di Grizzly quando vide suo fratello, quella sera non lo aspettava, doveva essere non troppo distante a lavorare per il crepuscolo. «Ho preso un permessino, un paio d’ore di licenza premio»«E da quando esistono le
Gonnelle di Tartan – parte 6
Quando la sera si incupì al culmine della sua oscurità non girava più nessuno per l’accampamento, c’era solo Istrice che camminava senza meta, doveva andarsene, anzi, era già in ritardo ma qualcosa colse la sua attenzione.Stava tornando verso la sua tenda Estrella, completamente intenta a
Non giudicare dal vestito.
I rami sbattono contro il vetro della piccola finestra, sta piovendo da giorni ma, oggi, i lampi sono più forti, quasi vivi.I tuoni rimbombano nelle orecchie, sorpassando le pareti di legno, echeggiando.Nel mortaio di marmo, piano, con movimenti continui e circolari vengono amalgamate erbe e
Il teatro degli Orrori
La porta dell’ingresso era lievemente socchiusa, forse per una dimenticanza o forse perchè, nell’irruenza del momento le era semplicemente stato dato un calcio ed ignorata. O forse perché era l’unica cosa rimasta in piedi.Gli occhi di Astra erano lievemente socchiusi e, ormai, la sua visione
Gonnelle di tartan, parte 1
Armatura lucidata,Treccia perfetta, gonna stirata; l’uniforme era impeccabile, nonostante questo continuava a sentirsi impreparata.“ ma almeno gli hai dato appuntamento?” Estrella era seduta sbracata come al solito “insomma vi siete scritti cinquecento volte!”“No!” La risposta di Sigrun non celava il rimorso“..e ci siamo scritti solo
Un amore più grande
Stava studiando a lume di candela quando udì il clamore fuori dalla tenda. Sollevò la testa del libellum medicum: un’edizione fresca fresca di un luminare della Regia Accademia, giunta nella Scacchiera insieme ad altre merci sui carri di una carovana diretta a Ramana, che trattava
Millus il Mite
VERSO 1 La nelle sale dei cavalieri andati Millus parla ai suoi fantasmi Coloro che ha perso e che avea ritrovato Coloro che più aveva amato VERSO 2 C’è chi era morto da così tanto tempo Che a malapena ne ricorda i volti Vaga nelle