L’aria della sera ormai si era fatta quasi fredda nonostante la stagione fosse più calda del solito e Eliot socchiuse con delicatezza la finestra. Era una bizzarra finestra ovale dai vetri smerigliati, tipica – a quanto pareva – di alcuni vioska che gravitavano intorno a
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Rewind – prima parte
Il sole non era ancora sorto, ma un chiarore perlato stava già lambendo le dolci colline valdemarite, brillando lieve sul lago. Eliot era sveglia già da un po’ e rimirava distrattamente la bellezza dell’alba ancora incerta, stringendosi nello scialle. “…Vivi mi dispiace, non ce l’ho
Di morti e sogni ritrovati
Eliot si ritrovò improvvisamente in una caverna scura e umida, ma la cosa non la spaventò. Per ben tre motivi. Primo, perché con il suo silka non aveva niente da temere. Secondo, perché quello era ovviamente un sogno (si era addormentata poco prima in una
Nouvelle cuisine
Il fuoco scoppiettava allegramente nella lunga ed elegante stufa di ghisa che troneggiava al centro della cucina. In tutte le locande di lusso valdemarite anche il regno dello chef doveva essere all’altezza del resto delle lussuose stanze e “Le Coq Flamboyant” non faceva eccezione con
L’incubo
Viktoryia aprì gli occhi. Era nel suo letto, ma quella non era la sua stanza, bensì una foresta. Un alito di vento freddo le smosse i capelli facendola rabbrividire, l’unica fonte di luce era lo splendore della luna filtrato dai fitti rami degli alberi. Appoggiò
Falsa partenza
– HARIIIIIIIIII… sei arrivato! Era ora, ma lo sai che ore sono? No? Boh, nemmeno io! Ma hanno chiuso le cucine! Ma noi ti abbiamo tenuto da parte del maiale, solo che poi Eliot aveva ancora fame e ne ha mangiato mezzo, e poi anche