“Nessun esponente dell’alta corte, Vjodlav, solo Lady Kaireen e Sir Fionghall…” disse sottovoce Abigaille, mutando il suo sorriso di gioia in una smorfia di pallida felicità. Il viaggio per il crocevia di Al-Ain nel Feudo di Shemes era stato lungo e faticoso, il vento caldo che soffiava da sud-est toglieva il respiro e poche tracce di vegetazione davano riparo dall’inclemenza del divino Elios.
“Lady Abigaille! Amica cara, quanto tempo dal nostro ultimo incontro, sono felice di trovarvi ancora fra le nostre file. Mi siete mancata.”
“Lady Kaireen…” accennando un inchino “…ve ne prego, non ho più tale titolo, non chiamatemi così”.
“Sarai sempre una Lady ai miei occhi…”le sorrise dolcemente “… ora scusami devo parlare con l’autorità locale, più tardi avrò modo di allietarti con una buona nuova”.
“Aspetta un attimo Kaireen!” le afferrò il polso trattenendola, il tono era diventato informale e deciso “dimmi… notizie dal Bastione?”
“Ben altro, porto una missiva per te, è di Lord Garreth”.
Non poteva credere ai suoi occhi, eppure il sigillo apposto sul foglio di pergamena era proprio una quercia sormontata da ali. Sentì le ginocchia cedere, ma rimase composta sostenendosi al suo maglio come un vecchio al suo bastone. “La leggerai adesso?” domandò Kaireen “Più tardi…prima di ripartire” fu la sua risposta.
La sua curiosità era più forte della sua volontà e nell’ora del desco si allontanò da occhi indiscreti per concedersi al suo intimo sogno. Le mani le tremavano mentre spezzava la ceralacca, aveva paura di danneggiare quel piccolo tesoro, inspirò profondamente e dispiegò il foglio chiuso con cura. Immaginò la piuma nel pugno amato e l’inchiostro scivolare veloce sul foglio, sorrise riconoscendo il tratto marcato ed elegante delle parole impresse. Nella sua mente, durante la mattina, aveva formulato ogni tipo di pensiero. Nel bene o nel male doveva pur esserne felice, fosse stato anche un rimprovero, era del tutto personale.
Lo scambio con Mastro Fionghall era stato accettato e accolto di buon grado, Abigaille provava una gioia incontenibile, sarebbe partita la sera stessa alla volta del Bastione di Oldmory. Non avrebbe inviato una missiva di risposta al Sommo Prode, doveva presentarsi innanzi al cancello del Rubisonte per dimostrare il suo impegno e la sua dedizione.
Abigaille sognava di trovarlo lì, ad aspettare il suo arrivo nella luce chiara del mattino. Sognava la sua bocca vermiglia come ciliegie…baciarlo fino a perdere la ragione.
Ma insomma è ammore! Molto ammore! Ammore a manciate!!!