Volontà altrui

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Ascolta. Piove.
Tutto tace all’infuori del ticchettio incessante delle gocce che segna il tempo in questa notte buia e senza luna. Il bosco canta armonioso, con le foglie tamburellate e mosse dal vento leggero. Sembra vivo, come le creature che lo vivono, nascoste all’ombra di qualche cespuglio e dei tronchi caduti nel tempo, in attesa di tornare a caccia e potersi nutrire gli uni degli altri.


E tu? Piccola creatura, vaghi nello stesso bosco immerso nella tenebre, senza meta alcuna. La mente annebbiata, lo sguardo vuoto, il passo leggero come se sapessi dove ti trovi.
Ma non lo sai. Non sai nulla. Sei puro istinto, senza volontà alcuna.


Ascolta. Ti sto chiamando.
Una voce nell’ombra, che si manifesta in immagini confuse nella tua mente. Un’eco distante che cerchi di afferrare, senza successo.


Sono qui, mi senti?
Impugni la tua arma, senza un bersaglio ma col desiderio di uccidere.
Lo vuoi, vero? Certo che sì. È ciò che voglio anche io.
Non importa ciò che farai, non importa dove andrai. Sarò sempre con te. Sempre. Nell’angolo cieco del tuo occhio per osservarti in azione, dietro l’orecchio a sussurrarti parole ammalianti, nella tua mente a distorcere i ricordi di ciò che sei stato, sei e sarai.
Dimentica tutto. Dimentica la tua essenza, abbandonati all’unica e vera volontà.
La mia.


Riposa, guerriero. Dormi e lascia che il tuo respiro irregolare torni alla normalità. Dovrai essere in forze per ciò che ti aspetta. Lasciati andare e dammi ciò che ti chiedo.
Discordia, odio, furia, sangue, morte.
Torna al tuo giaciglio. Il bosco non è mai stato più silenzioso di così. Non servi più, qui. Pulisci la tua lama dal sangue delle bestie che hai sventrato per me. Per oggi può bastare.


Domani è un altro giorno. Ora riposa, Allan.

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