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2.1._le_effimere_caselle [2022/06/27 12:49] admin [Vico di Ramana] |
2.1._le_effimere_caselle [2023/03/26 20:09] (versione attuale) admin [Il gioco della Suerte] |
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- | **Ramana** è il Vico ricostruito per primo dall’ultima ondata di pionieri che hanno invaso la Scacchiera, e per questo è il più ricco e, per così dire, “raffinato e civile”, degli agglomerati urbani della zona. Negli anni, le sue forge e i suoi laboratori alchemici sono fioriti e si sono fatti sempre più grandi e complessi, sotto la guida della **[[:4.1._gli_artefi|Camarilla degli Artefici]]** . Il più grande di questi laboratori è l’Opificio, anche sede della Camarilla, che si dice esser stato edificato nei pressi del Pozzo consacrato all’Insonne **Feron**. | + | **Ramana** è il Vico ricostruito per primo dall’ultima ondata di pionieri che hanno invaso la Scacchiera, e per questo è il più ricco e, per così dire, “raffinato e civile”, degli agglomerati urbani della zona. Negli anni, le sue forge e i suoi laboratori alchemici sono fioriti e si sono fatti sempre più grandi e complessi, sotto la guida della **[[:4.1._gli_artefi|Camarilla degli Artefici]]**. Il più grande di questi laboratori è l’Opificio, anche sede della Camarilla, che si dice esser stato edificato nei pressi del Pozzo consacrato all’Insonne **Feron**. |
Oltre a contenere forge e laboratori alchemici in gran quantità, alcune borgate vengono destinate allo stoccaggio delle materie prime, con magazzini ampi e ben custoditi , al cui interno vengono celati i componenti minerali e vegetali. Guai agli incauti ladri che pensino di trafugarli facilmente: trappole astute e ingegnose sono state poste a difesa di tali importanti edifici. In altre borgate, invece, vapori acri e variopinti si levano verso il cielo, emergendo dalle //**“pozze di macerazione”**// , usate per far decantare e fermentare le sostanze destinate all'impiego alchemico… e magari per far sparire ogni tanto al loro interno qualche bifolco particolarmente sgradito, o chi ha osato pestare i piedi alla Camarilla locale. | Oltre a contenere forge e laboratori alchemici in gran quantità, alcune borgate vengono destinate allo stoccaggio delle materie prime, con magazzini ampi e ben custoditi , al cui interno vengono celati i componenti minerali e vegetali. Guai agli incauti ladri che pensino di trafugarli facilmente: trappole astute e ingegnose sono state poste a difesa di tali importanti edifici. In altre borgate, invece, vapori acri e variopinti si levano verso il cielo, emergendo dalle //**“pozze di macerazione”**// , usate per far decantare e fermentare le sostanze destinate all'impiego alchemico… e magari per far sparire ogni tanto al loro interno qualche bifolco particolarmente sgradito, o chi ha osato pestare i piedi alla Camarilla locale. | ||
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===== Vico di Velathri ===== | ===== Vico di Velathri ===== | ||
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**Variante dello //"zombie"//: **Il giocatore effettua i suoi lanci bendato. | **Variante dello //"zombie"//: **Il giocatore effettua i suoi lanci bendato. | ||
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+ | ===== Il gioco della Suerte ===== | ||
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+ | <font 11pt/inherit;;inherit;;inherit>L’azzardo è il pane quotidiano per i pionieri della Scacchiera, la cui vita indulge ogni ora tra molteplici fortune e perigli.</font> | ||
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+ | <font 11pt/inherit;;inherit;;inherit>Suerte è un tradizionale gioco di dadi (n.d.a, ispirato al celebre Perudo) ereditato dal //“popolo senza radici”// del Ducato di Erigas. Ogni giocatore deve possedere __cinque dadi a sei facce__ (**//dita//**) e una __coppa o boccale non trasparente__ (**//tasca//**): oggetti che spesso i pionieri portano con sé come una sorta di talismano.</font> | ||
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+ | <font 11pt/inherit;;inherit;;inherit>Le regole sono le seguenti:</font> | ||
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+ | * <font 11pt/inherit;;inherit;;inherit>Prima d’iniziare va stabilito chi principierà il turno. La vecchia consuetudine erigasiana consiste nel riempire di liquore la propria tasca , berla d’un fiato e sbatterla sul desco: il più celere nel farlo diverrà il **//primero//**. Alcune comiche testimonianze narrano che spesso i giocatori, dopo alcune partite, finiscano per //“bersi i dadi”//.</font> | ||
+ | * <font 11pt/inherit;;inherit;;inherit>I giocatori mettono le //dita //nella //tasca//, la agitano e quindi la sbattono sul desco capovolta.</font> | ||
+ | * <font 11pt/inherit;;inherit;;inherit>Dopodiché ogni giocatore può alzare leggermente la //tasca //per vedere le sue //dita//, stando attento a non mostrarle agli avversari.</font> | ||
+ | * <font 11pt/inherit;;inherit;;inherit>A partire dal //primero//, ogni giocatore dichiara un __punteggio da uno a sei e un numero di //dita//__(es. “quattro due”). La dichiarazione si riferisce a __tutte__ le //dita// nascoste; pertanto, il giocatore sostiene che sul desco c’è un numero di //dita //con quel punteggio pari o superiore a quanto dichiarato.</font> | ||
+ | * <font 11pt/inherit;;inherit;;inherit>Il giocatore successivo può **rilanciare **con __lo stesso numero di //dita //ma un punteggio maggiore__ (es. //“quattro quattro”//) oppure con __un numero maggiore di //dita //e un qualsiasi punteggio__ (es. //“cinque uno”//).</font> | ||
+ | * <font 11pt/inherit;;inherit;;inherit>In alternativa il giocatore successivo può dichiarare //“dubito”// oppure //**“Xoac”**//, dubitando della precedente dichiarazione e ponendo fine al turno. In quel momento tutti i giocatori alzano la tasca e mostrano le //dita//. Se l’ultima dichiarazione è veritiera, tutti gli avversari di chi l’ha fatta perdono un //dito //mentre se è mendace, perde un //dito //chi l’ha fatta.</font> | ||
+ | * <font 11pt/inherit;;inherit;;inherit>Dopodiché inizia un nuovo turno e il gioco termina __appena resta un singolo giocatore in possesso di //dita//__.</font> | ||
+ | * <font 11pt/inherit;;inherit;;inherit>Se un giocatore resta con un solo //dito//, può dichiarare **“Pelagra” **e iniziare il prossimo turno. Una volta che il Pelagra avrà dichiarato un punteggio, sarà possibile rilanciare solo aumentando il numero di //dita //senza tuttavia cambiare quel punteggio.</font> | ||