Qualche nota di colore…
L’anno corrente (2965 E.Q. – abbreviato con la cifra romana LXV: 65) vede l’alternarsi di un chiaroscuro di fatti mirabili e cupi entro le vaste lande di Caponord.
Presso l’intraprendente Signoria di Erigas fervono le alacri attività volte a creare nuovi insediamenti presso le isole conquistate nel corso della trionfante seconda campagna coloniale che è stata condotta dalla prode Dinasta Mercedes Sancha de Castamara, la “Señora de Hierro”. Ogni dì i Brigantini dell’Indomito fanno la spola tra le darsene della costa erigasiana e gli scali de Las Diez Perlas, recando con sé frotte di audaci pionieri, abili artigiani e arditi armigeri pronti a edificar la propria fortuna oltre i lontani orizzonti del grande Oceano.
Nondimeno nelle aride e desolate Castillas di Erigas l’assenza dei massimi dignitari della Dinastia, quasi tutti coinvolti in importati missioni diplomatiche in terra straniera, sta lentamente dando adito a un certo subbuglio. Il malumore dei braccianti relegati presso gli assolati latifondi e l’invidia dei Castillanos nei confronti dei governatori delle ricche colonie vanno poco a poco tramutandosi in scure nubi che insidiano la radiosa prosperità odierna.
Presso la sfarzosa Signoria di Valdemar l’abbondanza dei raccolti annuali e gli ingenti proventi derivanti da proficui accordi internazionali fanno affluire ogni dì fiumi di denaro nei pingui forzieri delle Logge. Al medesimo tempo un nuovo impulso d’interesse nell’ambito delle scienze occulte e mondane spinge le rinomate accademie e gli eminenti dotti valdemariti a stanziare cospicui fondi in ambiziosi progetti di ricerca.
Purtroppo persino l’autorevole corte del Pentarca risente dei peculiari problemi che stanno attualmente affiorando agli estremi della propria società. Il numero crescente di anziani capofamiglia privi di degni eredi, le correnti liberali caldeggiate dagli sceptiques e l’ostilità di sette fuorilegge, quali il temuto Rebis, insidiano di giorno l’egemonia delle potenti Stirpi.
Presso la fiera Signoria di Khartas i singoli Fold conoscono una nuova stabilità grazie al rimarchevole contributo degli Arconti subentrati agli esponenti della vecchia generazione, spesso caduti vittima di sanguinose tragedie. La maggior apertura alle Podestà straniere dimostrata da costoro ha permesso alle cittadine khartasiane di vincere in parte i limiti imposti dal proprio isolamento, ottenendo preziose risorse e partecipando a iniziative madide di stimate aspettative.
Purtroppo un clima assai più tenebroso aleggia nelle zone più selvagge e remote del Ducato laddove la piaga del brigantaggio e gli abominevoli esseri legati al mito ancestrale continuano a procurare nuove sciagure. È una chiara testimonianza di questo la perigliosa caccia intrapresa dai più valenti guerrieri del Lupo, in collaborazione con le navi dell’Armada erigasiana, contro il mastodontico mostro noto come Leviatano sul cui esito grava tuttora il più fosco mistero.